(Roma, 06 aprile 2021) – Proteggere e ripristinare la biodiversità e assicurare il mantenimento dei servizi ecosistemici. In particolare: proseguire e migliorare le azioni a tutela degli insetti impollinatori, dai quali dipende oltre il 70% della produzione agricola per la nostra alimentazione, e di monitoraggio dell’habitat coralligeno.
Questi gli obiettivi della Direttiva 2021 firmata oggi dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, diretti agli enti parco nazionali e alle aree marine protette rivolte alla conservazione della biodiversità. Obiettivi la cui urgenza, è stata più che mai resa evidente dalla pandemia da Covid-19 in corso e che costituiscono “uno dei pilastri sui cui costruire una ripresa economica dell’Italia agganciata al Green Deal europeo”.
Pur mantenendo uno sguardo globale sul tema della tutela della biodiversità e quindi sulle sue minacce rappresentate dal consumo di suolo, dall’urbanizzazione, dalle emissioni inquinanti e climalteranti, la Direttiva Biodiversità 2021 si focalizza sulle azioni dirette ad affrontare il declino degli insetti impollinatori. Un problema globale, che ha colpito molti paesi dell’Unione Europea e anche l’Italia e che è al centro anche della nuova Strategia dell’UE per la biodiversità.
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