(Roma, 18 febbraio 2021) – “Pfizer liberi la licenza e consenta a tutti di produrre il vaccino anti-Covid.” Ogni cittadino canadese ha a disposizione 5 dosi di vaccino contro il Covid. Solo un cittadino kenyota su dieci, invece, potrà vaccinarsi.
Una diseguaglianza inaccettabile sul piano etico e sanitario. Per questo condividiamo con forza le parole di Gino Strada, che chiede che il vaccino sia davvero un bene per tutte e per tutti.
Oggi, infatti, non è così: il 53% dei vaccini è nelle mani delle nazioni più ricche, in cui è presente appena il 14% della popolazione mondiale. Ma la lotta contro il Covid non può essere vinta solo da chi se lo può permettere. E se la pandemia è globale, globale deve essere la risposta. Adesso, non tra due, tre o quattro anni.
Chiediamo, pertanto, che i vaccini siano esenti da qualsiasi diritto di brevetto di proprietà: che diventino, insomma, un bene comune. Solo la cooperazione, la condivisione e la solidarietà ci permetteranno di sconfiggere per davvero il virus.