(Roma, 8 febbraio 2021) – Cosa non possiamo fare? Non possiamo non vedere che sono state ammazzate tre donne in 24 ore.

Cosa possiamo fare? “Non voltarci dall’altra parte – come scrive oggi Giusi Fasano sul Corriere della Sera nell’articolo qui a fianco – né da singoli, né come istituzioni.”

Luljeta Heshta, 47 anni, uccisa a coltellate in strada a San Giuliano Milanese. Ilenia Fabbri, 46 anni trovata senza vita, con un taglio alla gola, poco prima dell’alba nella sua casa di Faenza.

Piera Napoli, 32 anni di Palermo massacrata con dieci coltellate dal marito che, consegnandosi ai carabinieri, avrebbe dichiarato: “L’ho uccisa dopo che mi ha detto di non amarmi più”.

Non voltarci dall’altra parte significa “parteciare ogni santo giorno alla costruizone collettiva del rispetto delle donne e delle loro libere scelte. Singnifica educare bambini alla gentilezza, a fare ciascuno la propria parte affinché nostro figlio, fratello, amico, studente non coltivi il germoglio della violenza come unica soluzione possibile per affrontare la sofferenza di un addio.”

Impariamo e insegnamo a non voltarci dall’altra parte.

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DONNE, VIOLENZA: “Non possiamo voltarci dall’altra parte”
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