(Roma, 18 dicembre 2020) – Nei giorni scorsi l’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), grazie alla collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ha approvato all’unanimità la “Carta di Bellagio”.

Di che cosa si tratta? Di un sistema di monitoraggio per misurare la qualità, i progressi dell’economia circolare a livello europeo; un processo che contribuisce agli obiettivi del nuovo piano d’azione europeo per l’economia circolare, una parte centrale del Green Deal europeo, che richiede schemi precisi per valutare gli avanzamenti europei nel campo della circular economy; un monitoraggio che copre le interconnessioni tra circolarità e la neutralità climatica.

Lo hanno chiamato “Carta di Bellagio” perché proprio il Centro della Rockefeller Foundation di Bellagio avrebbe dovuto ospitare, in presenza, a maggio, un summit di esperti per aggiornare quei principi basilari, i “Bellagio principles”, ovvero le linee guida per la valutazione dei progressi fatti verso lo sviluppo sostenibile, che già a metà degli anni Novanta furono fissati proprio a Bellagio da esperti e ricercatori provenienti da tutto il mondo. A seguito dell’emergenza pandemica e delle misure restrittive intervenute in tutta Europa, il convegno è stato sostituito da una serie di videoconferenze online che si sono concluse qualche giorno fa con l’approvazione, appunto, della “Carta di Bellagio”.

Un ulteriore passo in avanti per l’economia circolare e la transizione ecologica dell’Europa, in direzione dello sviluppo sostenibile; un riferimento europeo importante per Bellagio, la “perla del Lago di Como”.

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LA “CARTA DI BELLAGIO” APPROVATA DALL’AGENZIA EUROPEA DELL’AMBIENTE