(Roma, 14 novembre 2020) – Sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia per la Coesione territoriale gli avvisi per gli Enti che operano nell’ambito del Terzo Settore per presentare proposte e ottenere contributi per il contrasto alla povertà educativa.
Un provvedimento messo in campo dal Governo e fortemente voluto dal ministro Giuseppe Provenzano con l’obiettivo di contrastare con più forza la povertà educativa minorile in Italia. Un fenomeno subdolo che va ad incidere sulla crescita di bambini e ragazzi, sul loro futuro e la possibilità di avere a disposizione strumenti culturali per sottrarsi da adulto alla marginalità.
Una realtà che purtroppo sappiamo caratterizzare anche la nostra Provincia, dove il disagio socio-economico e la fragilità dei contesti familiari e sociali incide negativamente sul fenomeno della dispersione scolastica.
I progetti proposti oltre ad avere una continuità d’azione temporale di almeno due anni, dovranno essere attuati in luoghi circoscritti, comprese le regioni Lombardia e Veneto a cui sono destinati 4 milioni di euro, in quanto più colpite dalla prima ondata della pandemia.
Le proposte dovranno essere formulate da partnership costituite e coordinate da Enti del Terzo Settore, anche insieme ad altri ETS e soggetti pubblici, che abbiano capacità ed esperienza in tale ambito di intervento sociale e radicati nella comunità di riferimento in cui gli interventi si realizzeranno.
Qui il link al sito con tutte le informazioni sui bandi per il contrasto alla povertà educativa
LA POVERTA’ EDUCATIVA IN ITALIA
La povertà educativa è una delle questioni più delicate del nostro Paese e non solo, perché riguarda la mancanza di opportunità di apprendimento per bambini e adolescenti che vedono compromesso il loro diritto allo studio, al sapere ma anche il diritto al gioco e allo sport. Un tipo di povertà che si riscontra soprattutto nei minori che vivono in contesti sociali svantaggiati, caratterizzati da disagio familiare, precarietà economica e materiale. Non a caso, povertà economica e povertà educativa si alimentano a vicenda.
In Italia più del 12% dei minori di 18 anni si trova in povertà assoluta (dati del 2019), nel 2005 la percentuale era del 3,9. In un decennio il fenomeno è triplicato. Tradotto in termini reali ciò sta a significare che oltre 1,2 milioni di adolescenti e bambini (su una popolazione totale di 10 milioni) vivono in condizioni di vita non accettabili. Sono, infatti, i minori i più colpiti dalla povertà assoluta, che inevitabilmente diventa povertà educativa.
Per ulteriori approfondimenti leggi il secondo Rapporto sulla povertà educativa minorile in Italia nato grazie alla collaborazione tra “Con i bambini” – impresa sociale e Fondazione openpolis, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.