(Roma, 13 novembre 2020) – Ieri, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto le indicazioni per ottenere il riconoscimento del contributo a fondo perduto per i negozi e le attività economiche dei centri storici, misura varata dal Governo lo scorso agosto, nel cosiddetto, appunto, ‘decreto Agosto’, e destinato agli esercenti dei Comuni capoluoghi di provincia o della città metropolitana colpiti dal calo dei turisti stranieri a causa dell’emergenza pandemica da Covid-19. Si tratta di 29 Comuni: Venezia, Roma, Milano, Genova, Firenze, Bologna, Torino, Napoli, Palermo ma anche Bari, Como, Verbania, Rimini, Bolzano, Bergamo, Agrigento, Ragusa, Cagliari, Siena, Verona, Lucca, La Spezia, Matera, Siracusa, Catania, Pisa, Padova, Ravenna, Urbino. Cioè le città che hanno registrato prima dell’emergenza sanitaria presenze turistiche di cittadini stranieri almeno tre volte superiori al numero dei residenti (per i capoluoghi di provincia) o in numero pari o superiore a quello dei residenti (per i capoluoghi di città metropolitana).
Tra questi, come si può ben vedere, è ricompresa anche la città di Como, le cui attività commerciali sono state fortemente penalizzata dall’impatto del virus vivendo molto dell’impatto del settore turistico.
Le attività commerciali dei centri storici di Como potranno presentare la domanda per il contributo a partire dal 18 novembre 2020 fino al 14 gennaio 2021 utilizzando il servizio web dedicato disponibile nel portale del sito dell’Agenzia delle Entrate. Chi ha i requisiti per ottenere l’aiuto si vedrà erogare la somma direttamente sul conto corrente. L’importo sarà calcolato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 e quello del giugno 2019.
Questo intervento a favore dei negozi dei centri storici fa parte di una serie molto più ampia di strumenti introdotti nei mesi scorsi dal Governo per dare sostegno e fiato al tessuto imprenditoriale di quelle attività fortemente colpite dalle conseguenze economiche e finanziarie durante il lockdown della prima fase della pandemia. Una risposta data dal Governo italiano contenuta in vari importanti decreti quali il ‘decreto Cura Italia‘ dello scorso marzo (25 miliardi di euro stanziati), il ‘decreto Liquidità‘ di aprile (400 miliardi di euro), il ‘decreto Rilancio‘ di maggio (55 miliardi di euro) e il ‘decreto Agosto‘ (25 miliardi di euro). A queste e misure si vanno ad aggiungere le risorse stanziate negli ultimi provvedimenti, emanati qualche settimana fa, con i decreti legge ‘Ristori‘ che stanzia risorse per 5 miliardi di euro e il ‘Ristori Bis‘ per oltre 2,8 miliardi, con i quali il Governo in modo tempestivo sta intervenendo per assicurare un rapido sostegno economico alle le categorie più colpite dalle nuove misure di contenimento introdotte a causa della risalita della curva epidemiologica con la suddivisione del territorio nazionale nelle tre aree, rossa, arancione e gialla.
In particolare nelle zone rosse il Governo ha previsto una serie di ulteriori misure per sostenere il settore del commercio: indennizzi a fondo perduto, con bonifici diretti sul conto corrente, fino al 200% di quanto già erogato nel mese di aprile con il Decreto Rilancio; una maggiorazione del 50% de precedente contributo per gelaterie, bar, pasticcerie e alberghi; credito d’imposta sugli affitti commerciali per i mesi di ottobre, novembre e dicembre; sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro privati con sede operativa nei territori interessati dalle nuove misure restrittive; proroga del termine di versamento del secondo acconto dell’Ires e dell’Irap per ulteriori soggetti, non ricompresi nel primo decreto Ristori; cancellazione della rata Imu di dicembre per proprietari e gestori.
Un percorso che ci impegniamo a proseguire anche nella prossima Legge di bilancio, convinti che insieme alla lotta alla pandemia sia indispensabile adottare tutte le misure necessarie per la protezione delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie che stanno vivendo sacrifici enormi in questa fase così difficile per il Paese.
Qui i dettagli per richiedere il contributo a fondo perduto destinato ai negozi dei centri storici