(Roma, 27 ottobre 2020) – Si discute domani in commissione Ambiente della Camera la risoluzione per impegnare il Governo ad un’evoluzione attuativa dei Contratti di Fiume, a partire dall’assegnazione di un ruolo specifico all’interno della nuova programmazione europea 2021-2027 e del piano di riparto dei fondi del Recovery Fund.
I Contratti di Fiume sono riconosciuti a tutti gli effetti come strumenti di attuazione delle politiche di difesa del suolo, di tutela e valorizzazione delle risorse idriche e dei territori. Le ultime vicende di cronaca con disastri, esondazioni, vittime rendono ancora più evidente e necessario, anche a fronte del cambiamento climatico, un rafforzamento dei Contratti di Fiume anche alla luce dei nuovi programmi comunitari, rafforzando l’azione dell’Osservatorio nazionale dei contratti di fiume costituitosi presso il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Fiumi, laghi e zone umide sono ambienti naturali in cui hanno luogo importanti servizi ecosistemici ed economici, pertanto la loro tutela e così come la loro corretta gestione sono fondamentali per garantire l’uso sostenibile delle acque, creare sicurezza dal dissesto, buona economia e nuova occupazione.