(Roma, 15 ottobre 2020) – Era avvolto lì, a mezzanotte, chissà da quanto, in una coperta di lana. Abbandonato, ad appena un mese, in un angolo di strada a Verona. Solo, al freddo. E chissà come sarebbe finita se un uomo di origine pakistana, in bici per andare a lavoro, non fosse passato proprio di lì, sentendo il pianto di quel bambino. Si è avvicinato a lui, se ne è preso cura, fino all’arrivo della volante del 113, da lui chiamata per chiedere soccorso e che ha prestato i primi aiuti.

Quel bambino, oggi, è accudito nell’Ospedale Borgo Trento. Sta bene e non solo per fortuna. Sta bene grazie a quell’uomo di origine pakistana, che ha fatto una cosa ben più straordinaria del suo lavoro: si è preso cura di un’altra persona. Sta bene grazie a quegli agenti delle Forze dell’Ordine, intervenuti immediatamente.

Grazie a tutti loro. Grazie all’impegno di queste donne e questi uomini. L’Italia non è solamente cronaca nera.

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VERONA, BIMBO ABBANDONATO: “L’Italia non è solo cronaca nera”
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