(Roma, 26 settembre 2020) – E niente, proprio non ce la fanno. Arrivano anche a scomodare una proposta di legge presentata da colleghi deputati 6 mesi fa(!) che prevede “il riconoscimento della canzone Bella Ciao quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita e dello sviluppo della Repubblica”.

Rassegnatevi: il fascismo è stato sconfitto 75 anni fa dalla Resistenza e l’Italia è una Repubblica democratica proprio grazie al sacrificio dei partigiani. Non smettiamo mai di ricordarlo e di dirlo: ci sono loro purtroppo a ricordarci quanto ancora ce ne sia bisogno.

https://www.camera.it/leg18/126?tab=2&leg=18&idDocumento=2483&sede=&tipo=

Come PD abbiamo presentato una proposta di legge per il riconoscimento ufficiale della canzone “Bella ciao” e il suo insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado quale canto di rango istituzionale, da eseguirsi dopo l’inno nazionale in occasione dei festeggiamenti per la festa del 25 aprile, nella sua connotazione di espressione popolare dei più alti valori alla base della nascita della Repubblica Italiana.

Negli anni, la diffusione di “Bella ciao” è andata sempre crescendo, arrivando anche a travalicare i confini nazionali. I temi assoluti della lotta all’oppressione e del valore della democrazia hanno fatto in modo che diventasse un inno facilmente condivisibile da parte di diversi movimenti popolari in tutto il mondo.

“Bella ciao” non è espressione di una singola parte politica ma che, al contrario, tutte le forze politiche democratiche possono ugualmente riconoscersi negli ideali universali cui si ispira la canzone: la lotta per la libertà personale e quella del proprio Paese rispetto ad ogni forma di oppressione dittatoriale.

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“BELLA CIAO”, espressione popolare dei valori democratici della Repubblica”
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