(Roma, 24 settembre 2020) – Ieri a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è svolto l’incontro che nelle scorse settimane ho promosso per affrontare la questione dei passaggi a livello della città di Como i cui tempi di chiusura, a partire da sabato prossimo, saranno raddoppiati a causa dell’entrata in funzione del nuovo sistema per la sicurezza del trasporto ferroviario.

Foto da La Provincia di Como

Mi è sembrato doveroso nell’interesse della città sollecitare questo ulteriore confronto con tutti gli attori coinvolti e ringrazio il Ministero che si è subito fatto parte attiva attraverso l’interessamento della Ministra Paola De Micheli, già nel mese di agosto, e del Sottosegretario Salvatore Margiotta, pur non avendo competenza diretta sulla materia.

Ricordo, infatti, che la normativa che prevede l’obbligo dell’installazione del sistema di sicurezza su tutte le tratte ferroviarie risale al 2012 e che sull’obbligo vigila l’Agenzia per la sicurezza del trasporto ferroviario, che è un organismo indipendente. Il progetto e la sua realizzazione sono state effettuate da Ferrovie Nord trattandosi di una tratta regionale.

Purtroppo, ad oggi, non è stato possibile il rinvio dell’entrata in funzione del nuovo sistema di sicurezza; il piano avviato nel 2018 da Ferrovie Nord vede infatti già l’installazione del sistema. Resta l’amarezza per il fatto che il progetto sviluppato da Ferrovie Nord non ha evidenziato per tempo, nemmeno al Comune di Como, l’enorme criticità di un allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello, tanto più alla luce della peculiarità della situazione viabilistica della città di Como in quel tratto urbano. Anzi, è la stessa società Ferrovie Nord ad aver assicurato al Comune di Como che l’adozione del nuovo sistema di sicurezza ferroviaria non avrebbe aumentato i tempi di chiusura dei passaggi a livello salvo poi comunicare, un mese e mezzo fa, il raddoppio dei minuti di attesa.

Dal Ministero ci sarà la massima attenzione a monitorare la situazione ed è stato sollecitato ogni intervento utile a garantire la sicurezza e a ridurre quanto possibile i disagi che certamente la città sarà costretta a subire.

Ora è più che mai urgente capire se da Regione Lombardia e Ferrovie Nord esiste un ragionamento o uno studio su soluzioni alternative all’attraversamento ferroviario all’interno della città e quali investimenti si intendono mettere in campo.

Da parte mia ho chiesto esplicitamente all’Assessore regionale Alessandra Terzi (che invito a visitare la città di Como per rendersi conto di qual è la situazione di quella tratta), di chiarire quali soluzioni la Regione pensa di sviluppare per Como, città che non può certo permettersi di vedere ridimensionato i propri collegamenti ferroviari. Il sottosegretario Margiotta e i dirigenti del Ministero hanno confermato la piena disponibilità a confrontarsi con la Regione e l’Amministrazione cittadina per valutare ogni proposta dovesse maturare.

Share Button
COMO, TEMPI DI CHIUSURA DEI PASSAGGI A LIVELLO. FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA