Presentato il documento con le proposte del PD per una svolta ecosostenibile, radicale e profonda, e indispensabile, per la città, per l’Italia e per l’Europa
(Roma, 14 settemrbe 2020) – Oggi, presso la sede nazionale del partito democratico, a Roma, insieme con Nicola Oddati, coordinatore dell’iniziativa politica, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano e, in collegamento on-line, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, abbiamo presentato il documento “Taranto capitale del green new deal“. L’elaborazione di questa posizione è il frutto di un lavoro collegiale al quale hanno partecipato una parte della Segreteria nazionale del Pd e i componenti del Governo del Partito Democratico.
Da tempo siamo convinti che una vera e propria svolta ecosostenibile, radicale e profonda, sia indispensabile per Taranto, per l’Italia, per l’Europa. Ce lo chiedono innanzitutto i cittadini di quel territorio, ce lo chiedono gli Enti locali che in questi anni hanno lavorato in questa direzione come il Comune di Taranto con i percorsi di partecipazione dal basso svolti nei due anni precedenti. Lo Stato deve riuscire a fare fino in fondo il suo dovere di tutela rispetto alla salute di lavoratori e cittadini, ascoltando anche la voce del territorio.
Nel corso degli anni scorsi, dal 2012 in poi, il dibattito sull’acciaio è stato molto serrato incentrato sul tentativo di rendere compatibile il lavoro la salvaguardia della salute e dell’ambiente. Tuttavia gli sforzi passati non hanno prodotto i risultati sperati: permangono situazioni di contesto inaccettabile per la salute dei cittadini; permane il problema di individuare un percorso per un asset importante e strategico come quello dell’acciaio. Abbiamo bisogno di ipotizzare un percorso di svolta eco-sostenibile di produzione di acciaio, che metta la salute dei cittadini al primo posto e di procedere in tempi che dovranno essere più brevi possibili verso la decarbonizzazione. Oggi è questo l’obiettivo che si pone il Partito democratico.
Taranto deve diventare emblema del Green New deal. Taranto è più di altre l’emblema di un modello di sviluppo del passato che può e deve essere, deve diventare la testimonianza della possibilità di uno sviluppo sostenibile, radicalmente diverso che oggi abbiamo il compito di realizzare.
Non dimentichiamoci che il primo atto intrapreso dalla Commissione Europea è stato quello di avviare il programma del Green Deal europeo mettendo a disposizione risorse straordinarie per i prossimi dieci anni e di accompagnare e guidare con il Fondo di Transizione (di cui Taranto sarà uno dei principali progetti pilota) e con il Recovery Fund (con l’obbligo di destinare il 30% dell’intero pacchetto da 750 miliardi di euro ad azioni collegate alla lotta contro i cambiamenti climatici) la transizione verso la neutralità climatica e il raggiungimento delle zero emissioni nette di CO2. Con queste risorse saremo in grado di progettare e soprattutto realizzare la progressiva decarbonizzazione per dare futuro, lavoro, rispetto sanitario e ambientale ad una fabbrica moderna e tecnologicamente avanzata e ad un territorio che ha pagato un prezzo altissimo in termini ambientali, sanitari, lavorativi. Auspichiamo, per questo, l’utilizzo di tutte le tecnologie capaci di superare gradualmente la tradizionale produzione a ciclo continuo, utilizzando gas, preridotto e forni elettrici (che costituiscono una positiva transazione) e investendo anche sul fronte della produzione ad idrogeno, che appare sempre più come il futuro dell’acciaio, sempre garantendo, in questa fase di transizione, la tutela dell’occupazione.
A noi, al Governo, alla Regione Puglia, alle Amministrazioni locali tocca il compito di guidare questa transizione. Il PD non si limita a elencare i problemi. Noi vogliamo affrontarli e risolverli sostenendo le ragioni della produzione, del lavoro, ma dicendo che prima di queste condizioni c’è la dignità, il diritto alla salute, alla qualità della vita delle persone e dell’ambiente. La nostra proposta e l’impegno che come PD chiediamo al nostro Governo è questo: non vogliamo che Taranto, la Puglia faccia passi indietro ma che acceleri nella direzione di una transizione del sistema produttivo che consenta all’Ilva di rimanere con una produzione che deve continuare su basi diverse, con l’obiettivo di arrivare a una produzione compatibile con la salute umana e con l’ambiente. Una svolta green che capovolga il punto di partenza, che riesca ad armonizzare le esigenze produttive e il diritto inderogabile alla salute dei cittadini e dei lavoratori: e questa l’unica premessa possibile, peraltro, per una vera e duratura salvaguardia del lavoro. Questa consapevolezza e cresciuta in molte forze politiche e appare anche la stella polare verso cui si sta muovendo il Governo nella complessa trattativa con Mittal.
Qui il documento “Taranto Capitale del Green New Deal“ – Qui una sintesi della conferenza stampa