(Roma, 21 maggio 2020) – Oggi abbiamo approvato all’unanimità alla Camera il disegno di legge contro la violenza sugli operatori sanitari.

Questo provvedimento è volto a prevenire e contrastare in maniera più efficace e auspicabilmente risolutiva il sempre più frequente fenomeno delle aggressioni nei confronti di coloro che svolgono professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni, rafforzandone la tutela da un lato tramite l’inasprimento delle pene per alcuni specifici reati se commessi in danno di operatori sanitari, dall’altro con misure specifiche di sensibilizzazione, al fine di migliorare la sicurezza all’interno delle strutture sanitarie.

In Italia, si verificano, in media, tre aggressioni al giorno ai danni di personale medico e sanitario. Soltanto nell’ultimo anno, secondo dati forniti dall’INAIL, relativi al 2018, le violenze denunciate ammontano a 1.200 casi, di cui 456 hanno riguardato gli addetti al pronto soccorso, 400 si sono verificati in corsia e 320 negli ambulatori.

Sono ormai quotidiani gli episodi che vedono il personale sanitario degli ospedali italiani e le équipe del 118 oggetto di aggressioni, di minacce e anche di azioni limitative della libertà di svolgere la propria professione nei reparti ospedalieri, mettendo in pericolo anche i pazienti.

Aggressioni e violenze hanno colpito, in questi anni, anche altri operatori impegnati nel campo sanitario o socio-sanitario, come gli assistenti sociali, i medici di famiglia, i veterinari, i farmacisti.

Il disegno di legge approvato intende assicurare la sicurezza di tutti coloro che operano nel campo della salute e della assistenza.

Dobbiamo, infatti, assicurare la sicurezza a tutti i medici, gli infermieri e il personale in prima linea, ogni giorno, per garantire il diritto alla salute e alla cura di tutti noi. È un dovere per uno Stato civile e democratico.

Qui per approfondire il testo del disegno di legge approvato

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OPERATORI SANITARI: “Approvato all’unanimità alla Camera il disegno di legge contro la violenza sul personale sanitario”