(Roma, 18 maggio 2020) – Il decreto Rilancio è una risposta importante al bisogno dell’Italia di ripartire. Il Governo ha messo in campo risorse straordinarie: 55 miliardi di euro che si sommano ai 25miliardi già stanziate con il Dl Cura.
Risorse che andranno a sostenere il rafforzamento della sanità pubblica, ad aiutare le famiglie, i lavoratori e le imprese, a rilanciare gli investimenti in questo momento difficile nel nostro Paese. La più grande manovra economica espansiva attuata dal dopoguerra ad oggi.
La risposta necessaria alla più grande crisi sanitaria ed economica che ha colpito il nostro Paese. Noi abbiamo voluto indicare con forza alcune linee per noi fondamentali che sono contenute nel decreto. Penso allo strumento straordinario del super ecobonus e sismabonus. Un modo per sostenere le piccole e medie imprese e anche per aiutare le famiglie a migliorare la qualità delle loro case. Le famiglie potranno detrarre fino al 110% delle spese sostenute per la ristrutturazione sismica e la riqualificazione energetica delle loro abitazioni. Le imprese potranno beneficiare di questo strumento di bonus attraverso il meccanismo della cessione del credito. Si potrà rimettere in moto un settore fondamentale come quello dell’edilizia sostenibile, che punta sulla riqualificazione delle nostre città. Una risposta anche per fermare l’eccessivo consumo di suolo in Italia.
Sono inoltre previste risorse nel decreto per aiutarci a muoverci in modo più sostenibile, compatibile con le esigenze di sicurezza sanitaria che dovremo rispettare; quelle per aiutare il trasporto pubblico locale e quelle per aiutare le persone ad accedere a mezzi di mobilità individuale alternativi; un contributo fino al 60% per l’acquisto di biciclette e monopattini e regole più semplici per realizzare nuovi chilometri di piste ciclabili all’interno delle nostre città.
Queste direzioni di marcia sono quelle sulle quali vogliamo costruire una nuova stagione di sviluppo e di crescita per il nostro Paese cercando di non lasciare indietro nessuno.
Proprio per questo oggi il PD ha presentato le sue proposte per un Piano Infanzia misure che mettono al centro i bisogni e i diritti dei più piccoli, dei bambini e delle bambine che già hanno subito una mancanza notevole dall’interruzione dei loro percorsi educativi e scolastici dovuti all’emergenza da Covid-19. Nel decreto rilancio ci sono già alcune risposte importanti come l’attivazione dei centri estivi, l’estensione dei congedi parentali, del bonus baby sitter, ma noi crediamo che si possa e si debba fare di più.
Per questo presenteremo anche in Parlamento le nostre proposte per rendere più flessibile questi strumenti, sostenere le famiglie, in particolare le donne su cui non deve cadere il peso dell’attività di cura così particolare soprattutto in questo momento. Per aiutare i bambini a superare il digital divide in modo da assicurare a tutti loro, indipendentemente dalle condizione economiche e sociali, l’accesso agli strumenti necessari per la loro formazione ed educazione. Proponiamo di mettere in campo risorse straordinarie a tutela proprio dei bambini più fragili quelli che vivono situazioni di maggiore vulnerabilità sociale o con situazioni di disabilità.
Noi crediamo che l’Italia debba ripartire con forza sulla base di questi presupposti puntando ad un’Italia più giusta più sostenibile e più competitiva. Il PD ha lavorato con il Governo e lavorerà anche in parlamento per questo.