Dati all’8 aprile 2020

(Como, 16 aprile 2020) – Dobbiamo ringraziare il Governo e la sottosegretaria Zampa se oggi grazie all’interpellanza urgente presentata qualche giorno fa dai deputati e senatori lombardi del Partito Democratico, siamo riusciti ad ottenere i primi numeri, ovviamente parziali, di ciò che sta avvenendo nelle Rsa della Lombardia.

All’interpellanza ha, infatti, oggi risposto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa

Quanto al numero dei contagiati, dei decessi, delle patologie simil influenzali nelle Rsa della Regione Lombardia – ha detto Zampa alla Camera – un campione di dati è contenuto in uno studio dell’Iss. Su 677 Rsa pubbliche convenzionate Lombarde al 6 aprile solo 164 hanno risposto all’indagine dell’Iss. Dall’indagine emerge che il numero totale di decessi nelle Rsa lombarde dal 1 feb al 26 marzo-6 aprile (date della stesura del questionario) è pari a 1.822 su un totale di 13.287 residenti al 1 febbraio. Il totale di decessi accertati da coronavirus è pari a 60, mentre il numero di decessi di persone con sintomi simil influenzali è di 874. I deceduti confermati Covid più quelli con sintomi simil influenzali sono pari al 51,3%”.

Sono i primi dati ufficiali anche se parziali, limitati a un sottoinsieme, che riceviamo perché in Lombardia il Partito Democratico, insieme con le altre forze di opposizione, ha più volte chiesto all’assessore Gallera e al Presidente Fontana di fare chiarezza sulla reale situazione delle case di riposo lombarde senza ottenere alcuna risposta formale se non quella data dall’assessore Gallera di considerare la questione dei troppi contagi e delle troppe morti nelle Rsa lombarde una ‘montatura giornalistica. Una risposta sconcertante che non rende giustizia ai tanti dubbi e domande di chiarimento che giungono dai parenti degli ospiti e purtroppo delle tante vittime delle case di riposo”.

E sono numeri agghiaccianti che si riscontrano solo in Lombardia. Che la situazione fosse grave lo si avvertiva già nelle scorse settimane quando le cronache e le testimonianze anche locali, di chi dentro le Rsa ci sta e ci lavora, raccontavano già di incongruenze, di morti sospette e di personale ammalato o contagiato. A Como purtroppo ci sono i numeri nelle Rsa di Albese con Cassano, di Canzo, di Erba, di Dizzasco, di Cantù e Mariano Comense.

Questi numeri ci dicono una cosa chiara: Regione Lombardia non ha fatto tutto il possibile per evitare che il contagio dilagasse nelle Rsa, dove chi è qui ricoverato è più fragile e merita un’attenzione particolare, dove chi opera ha bisogno di vedersi garantiti sistemi di protezione certi e una formazione specifica.

Invece di gestire il contagio Regione Lombardia, sottovalutando in maniera evidente l’emergenza, ha finito colpevolmente per alimentarlo con scelte politiche totalmente sbagliate, a partire dal ritardo nella chiusura a visite esterne, dalla delibera di giunta dell’8 marzo, dove veniva richiesto alle Rsa di poter accogliere i malati covid in quarantena, innescando la miccia del contagio, e con la successiva delibera del 30 marzo nella quale chiede alle Rsa di non trasferire i casi gravi di covid19 di età maggiore ai 75anni di età negli ospedali ma di prestare le dovute cure nelle stesse residenze, senza peraltro fornire loro gli strumenti adeguati come il personale medico o i respiratori per dare loro assistenza adeguata e certa.

Qui sotto le dichiarazioni di Elena Carnevali e di Lia Quartapelle entrambe cofirmatarie, insieme ad altri colleghi dem, dell’interpellanza presenti in Aula.

“L’interpellanza dei parlamentari lombardi ha voluto porre l’attenzione sulle RSA, le residenza assistenziali per anziani, dove vivono persone particolarmente fragili ed esposte alle infezioni da Covid-19. Alcune di queste realtà’ in Lombardia, diversamente da quanto accaduto in altre regioni, hanno registrato un altissimo numero di decessi.
Non vogliamo ovviamente sostituirci alla magistratura, questa è una sede politica e non giudiziaria. E in questa sede chiediamo di capire se la regione Lombardia ha dato indicazioni tempestive ed adeguate per evitare il contagio all’interno delle RSA, o se invece come noi crediamo e temiamo ha completamente mancato ai suoi doveri“. (Elena Carnevali)

“Fontana ha disposto il trasferimento dei casi di Covid-19 nelle RSA, ha mandato i malati contagiosi nei luoghi dove più si doveva evitare il contagio. Chi doveva gestire l’emergenza ha peggiorato il contagio. Questa è una responsabilità politica enorme da parte di Fontana e di Gallera. Noi andremo fino in fondo, anche con una commissione di inchiesta regionale perché le responsabilità politiche sono tantissime. Il Partito democratico andrà fino in fondo, lo dobbiamo alle vittime, ai familiari, ai lavoratori e a tutti quei lombardi che guardano con sgomento alle incapacità della giunta Fontana”. (Lia Quartapelle)

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