(Roma, 27 febbraio 2020) – La legge di Bilancio 2020 è molto più attenta ai temi legati allo sviluppo sostenibile, coerentemente con le nuove linee programmatiche definite a livello europeo, che adottano l’Agenda 2030 come cornice generale delle politiche Ue. I provvedimenti recepiscono alcune proposte dell’ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile): dal legame tra incentivi per ‘Industria 4.0‘ ed economia circolare al varo di un Green New Deal italiano, dall’impegno per la mobilità sostenibile a quello per l’innovazione, dalla lotta alle disuguaglianze di genere all’attenzione ai problemi abitativi e delle periferie. Tuttavia, si evidenziano insufficienze significative, come per la tutela della biodiversità e nell’assegnazione di risorse adeguate a istruzione, cooperazione allo sviluppo e occupazione giovanile, soprattutto tenuto conto dei 21 Target che sono ‘in scadenza’ nel 2020. È quanto è emerso ieri all’Auditorium Parco della Musica a Roma alla presentazione del Rapporto ASviS ‘La Legge di Bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile. Esame dei provvedimenti e situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030‘. Presentazione alla quale ho partecipato dando il mio contributo in rappresentanza dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo sostenibile.
Alla realizzazione del documento di analisi presentato oggi hanno contribuito i 600 esperti delle organizzazioni aderenti appartenenti ai gruppi di lavoro dell’ASviS. La Legge di Bilancio è stata esaminata comma per comma, valutandone la coerenza rispetto alle azioni contenute nei 169 target, necessarie per raggiungere entro il 2030 i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il rapporto offre un aggiornamento al 2018 degli indicatori compositi che descrivono l’andamento del Paese verso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs nell’acronimo inglese).
Tra il 2017 e il 2018, l’Italia ha mostrato un significativo miglioramento per sei obiettivi: povertà; alimentazione e agricoltura sostenibile; sistema energetico; innovazione; modelli sostenibili di produzione e di consumo; qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide.
Un leggero avanzamento per altri cinque obiettivi: salute; disuguaglianze; condizioni delle città; lotta al cambiamento climatico; condizioni degli ecosistemi marini.
Un lieve peggioramento per due obiettivi: educazione; condizione economica e occupazionale.
Un significativo peggioramento per quattro obiettivi: uguaglianza di genere; acqua e strutture igienico sanitarie; condizioni degli ecosistemi terrestri; cooperazione internazionale.
Rispetto al 2010, invece, la situazione appare in miglioramento per dieci obiettivi (alimentazione e agricoltura sostenibile; salute, educazione; uguaglianza di genere; sistema energetico; innovazione; modelli sostenibili di produzione e di consumo; lotta al cambiamento climatico; qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide; cooperazione internazionale) e in peggioramento per i rimanenti sette (povertà; acqua e strutture igienico-sanitarie; condizione economica e occupazionale; disuguaglianze; condizioni delle città; condizioni degli ecosistemi marini; condizioni degli ecosistemi terrestri).
“Rispetto allo scorso anno – ribadisce il portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini -, la Legge di Bilancio 2020 mostra un evidente cambio di impostazione a favore dello sviluppo sostenibile, coerentemente con le politiche europee”. La manovra “riprende molte proposte dell’Asvis, ma per alcuni settori cruciali, come educazione, occupazione giovanile, tutela della biodiversità, i provvedimenti sono insufficienti per contenuti e risorse assegnate. Pur considerando il contesto difficile nel quale è stata elaborata, non introduce modifiche in grado di ridurre significativamente il differenziale di crescita e di occupazione rispetto ad altri Paesi”. Il rapporto sottolinea inoltre come “numerose misure rimandano a complessi provvedimenti normativi successivi, che presuppongono una persistenza nelle linee di azione del Governo”. […] “Ci auguriamo che lo sforzo fatto quest’anno non venga vanificato da ritardi nell’attuazione dei provvedimenti e che le carenze segnalate nel Rapporto possano essere colmate, anche grazie ad un utilizzo mirato delle risorse europee e nazionali disponibili”.
➡️ Qui il Rapporto ASviS ➡️ Qui la Presentazione del Portavoce ASviS Enrico Giovannini