(Como, 21 gennaio 2020) – I dati ufficiali che arrivano dalla Prefettura relativi alla provincia di Como indicano una “riduzione consistente e continua della delittuosità, diminiuita del 20%. Con due aspetti che colpiscono di più: il calo del 40% dei furti e del 30%, rispetto all’anno scorso, delle rapine“. Occorre dunque non abbassare mai la guardia sui temi della sicurezza e continuare sulla strada tracciata.

Esistono tuttavia altri due fenomeni trattati dal viceministro dell’Interno Matteo Mauri in vista ieri nel comasco che meritano attenzione: lo spaccio e consumo di stupefacenti e le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel tessuto economico lariano.

“Ci siamo soffermati anche su questi due aspetti per capire quali siano le strade migliori per contrastarli. Un pezzo di lavoro serio si sta già facendo. Il nostro impegno è quello di essere determinati nel proseguirlo e continuare ad andare oltre“.

“Il Governo – ha ribadito Mauri – presta la massima attenzione al tema droga. Sta aumentando qui a Como il consumo e, di conseguenza, anche lo spaccio. Ma attenzione: non è che i consumatori crescono perchè c’è più spaccio, è piuttosto vero il contrario. Si riscontra, infatti, un consumo in salita e un’età di utilizzo in preoccupante discesa con la comparsa già nelle scuole medie. Ma attenzione perchè “non è che il fenomeno sia fuori controllo, ma ci vuole un lavoro coordinato per non farlo diventare un’emergenza. A Como si sta intervenendo, sul fronte della repressione con risultati interessanti, ad esempio nel contrasto dello spaccio nellezone boschive Ma serve un lavoro anche di prevenzione”.

E sulle infiltrazioni mafiose, in particolare, dell”ndrangheta, per la quale la relazione della Direzione Investigativa Antimafia parla dell’operatività di 7 locali ‘ndranghetise in provincia di Como il viceministro Mauri spiega come tutta la Lombardia, e quindi anche il comasco, “è un’area crocevia per la criminalità perchè è appetibile in quanto molto ricca. Ecco allora che il ricorso a intimidazioni, attentati o altro è lentamente scomparso per mettere in campo strategie differenti volte a intercettare i grandi capitali. Il Governo è sempre al lavoro e le risposte devono essere quelle di indagine e ordine pubblico insieme a una maggiore consapevolezza da parte di tutti che il fenomeno esiste ed è molto ben radicato al Nord. Attenzione a ogni livello a partire dal mondo imprenditoriale, dove magari chi ha bisogno di risorse si fida di individui che si presentano in giacca e cravatta ma sono esponenti della criminalità organizzata”.

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VICEMINISTRO MAURI IN VISITA NEL COMASCO
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