(Roma, 15 gennaio 2020) – Dall‘Europa arriva una spinta decisiva per attuare la transizione ecologica del nostro modello di sviluppo e per migliorare la vita delle persone: questo è uno dei pilastri che il Partito Democratico ha delineato per il piano strategico per l’Italia.
Il pacchetto illustrato dalla Commissione europea inizia a dare sostanza al Green Deal: il fondo di 1000 miliardi per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 (per questa data l’Ue vuole arrivare a un equilibrio tra le emissioni di CO2 e l’assorbimento di carbonio), il meccanismo per una transizione equa e l’impegno a rivedere le regole di bilancio per sostenere gli investimenti verdi annunciati oggi dal Commissario Paolo Gentiloni, sono scelte nette che impegnano anche l’Italia a giocare da protagonista la partita di un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Dobbiamo lavorare da subito per costruire come sistema Paese una piattaforma strategica su questi obiettivi, investendo nello sviluppo sostenibile non solo per avviare una nuova stagione di crescita, ma anche per aggredire e ridurre le disuguaglianze sociali e territoriali ereditate, utilizzando al meglio gli strumenti messi in campo dall’Europa.
E’ una scelta che impegna l’Italia e le forze che oggi sono al Governo, a partire dall’Ilva di Taranto: grazie alle risorse del fondo europeo per la transizione equa abbiamo l’opportunità di trasformare il destino di quell’area, lavorando per creare il primo polo europeo di produzione dell’acciaio decarbonizzato e per restituire a quella città e a quel territorio un futuro di sviluppo e di lavoro.