(Roma, 12 settembre 2019) – Oggi per molti bambini è il primo giorno di scuola. E allora, proprio in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, voglio rivolgere a tutti gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, un sincero augurio di buona scuola.

Un augurio che però vuole anche soffermarsi su un tema importantissimo qual è quello della povertà educativa e delle sue pesanti ripercussioni sulla vita di molti bambini e bambine. Dal recente report “Il miglior inizio. Disuguaglianze e opportunità nei primi anni di vita”, un’indagine pilota realizzata da Save the Children, emerge chiaramente come le diseguaglianze educative, il cui impatto sui bimbi può avere lunga durata, si manifestino sin dai primissimi anni di vita e quindi molto prima dell’accesso alla scuola dell’obbligo, e che i bambini che hanno frequentato l’asilo nido, in particolare se provenienti da famiglie in svantaggio socio-economico, e che svolgono più frequentemente attività educative come leggere un libro, praticare attività motoria all’aria aperta, ascoltare musica, ecc. con i genitori, possono ridurre il gap di apprendimento nei confronti dei bambini che provengono da contesti più favorevoli.

Eppure, ed è questo il dato più preoccupante, indicato sempre da Save the Children, in Italia solo 1 bambino su 10 può accedere a un asilo nido pubblico, (con picchi negativi che si registrano in regioni come Calabria e Campania, dove la copertura è pressoché assente e, rispettivamente, solo il 2,6% e il 3,6% dei bambini frequenta un nido pubblico) e solo 1 su 4 a servizi integrativi per l’infanzia. Ciò pone il nostro Paese ancora molto lontano dal target stabilito dall’Unione Europea, che indica nel 33% la percentuale minima dei bambini tra 0 e 3 anni a cui questi servizi dovrebbero essere garantiti.

La povertà educativa va dunque combattuta a partire dai primi anni di vita, attraverso solide politiche di sostegno alla prima infanzia e alla genitorialità.

”La prima infanzia – dice la direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, Raffaella Milano – è un periodo cruciale della vita, quando si inizia a scoprire il mondo, se stessi e gli altri. È fondamentale che il prossimo Governo assuma tra le proprie priorità quella dell’investimento nell’infanzia a partire dai primi anni di vita”. E noi lavoreremo per cercare di fare nostre queste priorità così importanti per il futuro dei più piccoli, futuri uomini e donne dell’Italia del domani.

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PRIMO GIORNO DI SCUOLA, “IL MIGLIOR INIZIO”
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