(Roma, 20 agosto 2019) – Oggi finalmente si chiude nel luogo dovuto, il Parlamento, un’esperienza di Governo fallimentare. Il discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte oggi in aula al Senato è stato su questo punto netto e ciò è un bene. Ma resta lo sconcerto per il fatto che queste durissime critiche, tutte condivisibili, all’operato e ai comportamenti di Salvini arrivino dal suo Presidente del Consiglio solo all’indomani della sfiducia.
Sia Lega che il M5Stelle in questi mesi sono stati impegnati solo in una continua campagna elettorale, impegnati a capire come aumentare il proprio consenso anziché a risolvere i problemi reali e complessi.
E chi aveva il compito di guidare il Governo, di dirigerlo e rappresentarlo, è stato silente e accondiscendente. E purtroppo nemmeno oggi abbiamo ascoltato da Conte parole sufficienti di riconoscimento degli errori fatti in questo anno, che hanno comportato gravi conseguenze all’economia, alla qualità della vita degli italiani, all’isolamento del nostro Paese in Europa.
Ora la gestione della crisi passa nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sono certa che il PD, con la guida del nostro Segretario Nicola Zingaretti, affronterà unito questo passaggio, a partire dalla Direzione nazionale che si svolgerà domani. Ma è chiaro che per noi la totale discontinuità dall’azione di quest’ultimo anno di Governo Lega e 5Stelle è una precondizione a qualunque altra valutazione: perché è questo che serve al Paese.