(Roma, 19 giugno 2019) Il Governo del cambiamento (sic!) ha approvato un emendamento al DL Crescia che consente il taglio strutturale di 600 milioni l’anno delle tariffe Inail a partire dal 2023 (fino al 2021 la riduzione è finanziata dall’ultima Legge di Bilancio).

Lega e M5S tagliano l’Inail e i fondi per le vittime di infortuni sul lavoro: e hanno il coraggio di parlare di sicurezza sul lavoro. Basta dare un’occhiata ai dati divulgati lo scorso maggio dallo stesso Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro dai quali emerge un aumento del 10% delle morti bianche nel 2018. Ogni giorno muoiono in media tre persone nei luoghi di lavoro, per gravi inadempienze di alcune imprese o per mancate misure di prevenzione sulla sicurezza e la tutela della salute”.

La sicurezza sul lavoro la si garantisce investendo in prevenzione, formazione mettendoci più risorse non certo riducendole. Non si possono continuare a usare i fondi dell’Inail per altri scopi, come pensa di fare il Governo. Perchè fare cassa sulla salute delle lavoratrici e dei lavoratori è una scelta davvero odiosa, ancor di più se annunciata in nome della riduzione del costo del lavoro. Politiche miopi di questo tipo non faranno altro che generare ripercussioni negative sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, sulle malattie professionali e sulle rendite per indennità.

Un taglio vergognoso e inaccettabile che come PD proveremo a cancellare in sede di approvazione del decreto in Parlamento.

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LAVORO: “Inaccettabile fare cassa sulla salute dei lavoratori con il taglio delle tariffe Inail”
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