(Roma, 05 giugno 2019) – “Dal prossimo 9 di giugno 2019 la città di Como perderà il collegamento diretto con l’aeroporto di Malpensa assicurato fino ad oggi da un treno ogni due ore della linea TILO S40 Como-Mendrisio-Varese-Malpensa. Da domenica, infatti, la linea S40 terminerà la corsa a Varese non raggiungendo più direttamente lo scalo internazionale di Malpensa”. Lo dichiara la deputata comasca, capogruppo PD delle commissioni Ambiente e bicamerale sulle Ecomafie Chiara Braga che oggi ha depositato alla Camera un’interrogazione urgente al Ministro Danilo Toninelli in merito alle considerevoli modificazioni intervenute sulle linee TILO S40 e S50 che interessano direttamente la città di Como.
“Da qui – spiega la Braga – l’urgenza di interrogare il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Toninelli per sapere quali iniziative di sua competenza intende assumere affinché la linea S40 Como-Mendrisio-Varese-Malpensa venga al più presto ripristinata in modo da permettere alla città di Como di riavere il collegamento diretto con lo scalo internazionale di Malpensa e di non essere penalizzata rispetto a Bellinzona e Lugano. Perché a guadagnare il collegamento diretto con Malpensa, tolto alla linea comasca, sarà invece la linea S50 Bellinzona-Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa con collegamenti ogni ora e fermate in tutte le stazioni del traffico regionale”.
“Questo rilevante cambiamento, comunicato solo alcune settimane fa dalla società italo-svizzera TILO, provocherà sicuramente un aumento consistente dei disagi per i viaggiatori comaschi che, oltre ad effettuare un cambio non previsto in precedenza, dovranno aspettare almeno trenta minuti prima di poter riprendere il percorso verso l’aeroporto di Malpensa. La perdita del collegamento diretto con Malpensa inoltre, potrebbe comportare una modifica delle scelte dei passeggeri con un prevedibile aumento dell’utilizzo dei mezzi privati su gomma a discapito di quelli su rotaia”.
“La città di Como – conclude la dem comasca -, sempre più in stallo per l’inconsistenza dell’azione amministrativa di chi oggi la governa che peraltro non si capisce cosa intenda fare per rimediare al cambiamento che tra tre giorni interesserà la stazione di San Giovanni, non merita di essere ulteriormente beffata con lo scippo del collegamento diretto con Malpensa a vantaggio di Bellinzona e Lugano”.