(Roma, 16 ottobre 2018) Su Genova abbiamo lavorato fin dall’inizio per proporre misure che aiutassero la città e correggere, per quanto possibile, i limiti del decreto fatto dal Governo.
Ma su questo punto non si può restare silenti. Il Governo giallo-verde, nel silenzio totale di tutti i parlamentari di maggioranza di Lega e Movimento 5Stelle, hanno bocciato tutti gli emendamenti presentati dal PD e dalle altre forze di opposizione che ristabilivano l’obbligo di rispettare la normativa antimafia.
Un’opera importante, la ricostruzione del Ponte Morandi, eseguita senza nessun controllo sul rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, in una Regione come la Liguria dove la presenza della mafia è purtroppo una realtà testimoniata dalle stesse relazioni della Direzione nazionale Antimafia. Le ragioni dell’urgenza e della tempestività non possono prevalere su quelle della legalità.
Una scelta gravissima, che indebolisce lo stato di diritto. Un errore per Genova e per un paese a cui in questo modo si da un messaggio deleterio di indebolimento sulla lotta alle mafie.
Non solo. Bocciati anche gli emendamenti che obbligavano il Governo a riferire al Parlamento sull’attuazione degli interventi di messa in sicurezza di ponti, viadotti, galleria operate dalle concessionarie autostradali. Il Governo del cambiamento non ha nemmeno il coraggio di prendersi l’impegno di riferire all’Assemblea sulla messa in sicurezza delle tratte autostradali! Viene da chiedersi che fine hanno fatto la trasparenza,la centralità del Parlamento e tutte le promesse del Ministro Toninelli?