(Roma, 12 settembre 2018) E così, dopo il blitz di ieri mattina con il trasferimento di 70 migranti dal centro di via Regina di Como, oggi veniamo a sapere che in una riunione al Viminale, presieduta dal Sottosegretario Molteni, alla presenza del Sindaco di Como Landriscina, del vicesindaco Locatelli e del Prefetto di Como, si è deciso ufficialmente di disporre la chiusura della struttura di accoglienza entro la fine dell’anno.

Tutto deciso a Roma sulla testa di Como, delle realtà sociali che pure in questi anni hanno gestito la presenza dei richiedenti asilo in città con responsabilità e solidarietà.

Intanto intanto finalmente abbiamo capito qual è per il Sindaco Landriscina la vera priorità per la città che governa: assecondare i suoi azionisti di maggioranza della Lega nella volontà di mostrare la faccia feroce e i muscoli su emergenze che non esistono. Per questo oggi il Sindaco si è persino scomodato a venire a Roma; chissà se con l’occasione avrà anche trovato il tempo di fare un salto dal Ministro Toninelli per spiegargli che a Como serve una Tangenziale completa. O se il sottosegretario Molteni ha pensato di convocare prima o poi una riunione al Viminale, magari approfittando della presenza a Roma del Prefetto di Como, per affrontare il problema dei 600 lavoratori di Campione d’Italia, come gli ho chiesto di fare più di un mese fa.

Temo di no. Intanto però i problemi, quelli veri, restano.

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COMO, CHIUSURA CENTRO ACCOGLIENZA VIA REGINA: “A Roma per emergenze inesistenti; non per problemi reali dei comaschi come la Tangenziale di Como e i 600 lavoratori di Campione d’Italia”