(Roma, 06 giugno 2018) “Abbiamo bisogno di un Presidente del Consiglio che sia autorevolmente in grado di guidare un Governo, di affrontare la complessità, la fatica della mediazione; pensi a quanto è essenziale questo onere che le spetta, nel garantire il giusto equilibrio tra ambiente, iniziativa economica e lavoro. È una responsabilità che spetta solo a Lei, Presidente, e da cui non potrà sfuggire.  […]Ecco, perché ci saremmo aspettati che nel suo intervento chiarisse quelle zone d’ombra del contratto di governo che attraverso formule vaghe e ambigue tentano di nascondere le contraddizioni profonde della sua maggioranza e, invece, nel suo intervento non vi è una parola, una, sulle infrastrutture; prendiamo atto che questi non sono i temi cheLlei ha ritenuto rilevanti per lo sviluppo del Paese”.

“Ha dichiarato di voler inaugurare una stagione nuova nei metodi, nei contenuti, nel segno della trasparenza e della chiarezza nei confronti degli elettori; ma quale trasparenza, quale chiarezza se non ci ha detto che cosa farà il suo governo della TAV Torino-Lione, dell‘alta velocità a nord e a sud del Paese, della Pedemontana in Lombardia, in Veneto? La tecnica della rimozione dei temi scomodi può funzionare, forse, in qualche comizio o diretta Facebook, ma non funziona nella realtà. Da Lei vogliamo sapere oggi se il completamento della Pedemontana lombarda è utile o no per i cittadini e le imprese di quel territorio, come con quali risorse pensate di salvarne i conti, come affronterete il nodo di Alitalia, se chiuderete o no l’Ilva di Taranto, come il suo partito ha proclamato in questi anni, dove collocherà il deposito nazionale dei rifiuti nucleari; tutti temi che non domani, ma oggi, sono sul suo tavolo”.

“Saremo corretti e obiettivi, anche dall’opposizione, perché conosciamo la complessità della realtà, ma non vi consentiremo di sfuggire alle vostre responsabilità, anche perché su molti fronti, quello economico, della salute dei nostri conti pubblici, ma anche quello delle grandi scelte di sviluppo infrastrutturale, è bene ricordare che la vostra azione potrà poggiare su basi solide e su un terreno di agibilità che vi è stato dato da chi ha governato in questi anni, prima di voi“.

“Mi ha fatto una certa impressione sentirle pronunciare la parola che le Istituzioni sono la casa di tutti, mentre il suo Vice Presidente diceva che lo Stato siamo noi. Tocca a lei, signor Presidente, correggere queste affermazioni”.

“E infine, vorrei dirLe che c’è un altro patrimonio che appartiene a tutti, che è la fiducia, non quella che probabilmente lei oggi riceverà da quest’Aula, ma quella che regola la convivenza civile e democratica di una comunità, quella che in questi anni di campagna elettorale perenne avete colpevolmente minato, identificando nemici contro cui combattere con toni e argomenti violenti nella contrapposizione tra chi sta con il popolo, voi, e chi no. Invocare lo spirito del popolo è già stato fatto nel Novecento, con esiti tragici.”.

“Il PD da oggi è all’opposizione del vostro Governo: non vi metteremo sul banco degli imputati, ma vi chiederemo ogni giorno di stare inchiodati al banco di prova delle responsabilità che vi spettano; lavoreremo per contrastare la rabbia, la paura, la chiusura che avete seminato e di cui mi auguro non dobbiate raccogliere i frutti amari, ma soprattutto non consentiremo che i cittadini italiani ne paghino il prezzo, staremo all’opposizione e da lì lavoreremo per il futuro del Paese”.

Qui il testo integrale dell’intervento in Aula sul voto di fiducia al Governo Conte

 

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GOVERNO, intervento alla Camera sulla fiducia al nuovo Governo Conte