(Olgiate Comasco, 18 maggio 2018) “Noi non siamo solo il dolore che proviamo e che gli altri ci hanno procurato”. In questa frase c’è tutta la voglia di futuro di Lucia Annibali, l’avvocatessa di Urbino, sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato nel 2013, oggi neo-deputata del Partito Democratico, intervenuta questa mattina al liceo scientifico Giuseppe Terragni di Olgiate Comasco di fronte a una platea di giovani per portare la sua testimonianza contro la violenza di genere, in un incontro organizzato dal Comune di Olgiate in collaborazione con la Provincia di Como e l’Istituto scolastico locale.
Il volto umano della Annibali è quello di una persona, di una donna che ha sofferto ma che ha saputo trasformare la sua tragedia in qualcosa di positivo per lei e per gli altri, diventando in questi cinque anni, il simbolo delle lotta contro la violenza sulle donne grazie alla sua forza d’animo, al suo raccontare e incontrare i ragazzi nelle scuole, al suo impegno costante come consigliera alle Pari Opportunità durante la passata Legislatura. Perchè “a volte il dolore può essere un valore che ti fa comprendere molte cose”. […] Se vivi una disgrazia non è che sei e rimani quella disgrazia per sempre. La sofferenza vale per tutti ma deve essere rielaborata, trasformata in una vita nuova”. E la sua disgrazia, il percorso intrapreso grazie all’aiuto dei medici che l’hanno presa in cura, l’esperienza di vivere prima come paziente e poi come volontaria tra i grandi ustionati l’hanno plasmata, l’hanno cambiata rendendola una donna nuova. E la “paura del futuro?” gli domanda uno dei ragazzi presenti. Si è attenuata anche quella: “la vita non può essere l’esistenza tra due incubi, quello passato e quello che hai paura arrivi dal futuro”.
E carico di speranza è anche l’ultimo dei tanti messaggi che la Annibali consegna agli studenti del Terragni prima di congedarsi: “Ragazzi, il mio agurio per voi è quello di essere sempre vigili, costruite il vostro futuro cercando di essere soggetti attivi e importanti per qusta società. Alle ragazze auguro di essere libere, di essere voi stesse e di non lasciarvi convincere che c’è qualcosa che non va in voi. Il tempo trascorso lasciando che qualcuno ci ferisca non ritorna. Ho imparato che esiste un solo tipo di amore: quello buono, che ti rende felice, che ti sprona a migliorare, che è indipendenza e libertà“.