(Roma, 24 novembre 2020) – Un’accusa idiota, una menzogna stupida quella lanciata i giorni scorsi alla SOS di Lurago D’Erba, in provincia di Como, raggiunta in sede da telefonate che accusano i soccorritori di “correre a sirene spiegate nelle vie dei nostri paesi con il solo scopo di incutere timore alla popolazione” a seguito di “pressioni ricevute dall’alto”.

Un modo di pensare distorto e di agire folle che in questa seconda ondata accomuna persone che continuano a negare l’esistenza del Covid e a servire la tesi ottusa del complotto orchestrato ad arte.

Insensatezza limitata, per fortuna, ai vaneggiamenti di poche menti che tuttavia possono nella loro pochezza, lasciare amarezza in chi ogni giorno è impegnato a soccorrere la vita reale delle persone ma anche in chi, con un minimo di buon senso, legge o viene a sapere di stupidaggini del genere, soprattutto se si occupa di politica o ha a cuore il proprio territorio.

Limitate bassezze negazioniste che tuttavia costringono coloro che prestano soccorso con impegno e altruismo, rischiando in prima persona di ammalarsi e di portare il virus dentro casa, a difendere il loro lavoro messo in dubbio da becere macchinazioni mentali.

La mia più totale solidarietà va, dunque, alla SOS di Lurago d’Erba, così come a tutti i volontari, soccorritori, operatori sanitari, medici e infermieri impegnati sul territorio lombardo nella lotta al covid19.

Grazie per quello che in questi mesi difficili siete chiamati a fare. E scusate, se potete, i deliri di chi non conosce, di chi non vede, di chi non agisce ma sa solo parlare, macchinare a sproposito e dire cose stupide.

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NEGAZIONISTI CONTRO LA SOS DI LURAGO D’ERBA (CO). A TUTTI I SOCCORRITORI E OPERATORI SANITARI IL NOSTRO GRAZIE
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