(Roma, 7 ottobre 2020) – Questo pomeriggio sono intervenuta in Aula al Question Time per ribadire la necessità che il ministro dell’Ambiente Costa sostenga con forza il Governo nel dare ai territori del Piemonte e della Liguria, colpiti dagli eventi alluvionali di questi giorni, il riconoscimento immediato dello stato di emergenza, nel recupero delle risorse da destinare alla ricostruzione, alla ripartenza ma anche alla prevenzione del dissesto idrogeologico in quelle zone, nel migliorarne e renderne più efficaci le procedure di utilizzo.
Occorre dare una risposta rapida all’emergenza maltempo che ha colpito Comuni e comunità locali, in modo da garantire al più presto la ripresa delle condizioni di vita e dello sviluppo economico di queste aree, tenendo anche in considerazione che dal 2015 i Presidenti di Regione sono commissari straordinari. Beneficiano, dunque, di poteri in deroga che consentono loro di creare le condizioni per progettare e attuare interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico, e di supportare i Comuni, soprattutto quelli di più piccole dimensioni, in questa attività di cura del suolo. Un fenomeno, quello del dissesto idrogeologico, sempre più frequente nel nostro Paese e non solo, determinato in larga parte dall’impatto che i cambiamenti climatici hanno sul nostro territorio.
Di fronte a noi abbiamo una grandissima opportunità che non possiamo sprecare: le risorse europee destinate al nostro Paese del Piano per la Ripresa e la Resilienza che per il 37% dovranno essere destinate ad interventi per la transizione ecologica e quindi anche per la messa in sicurezza del territorio, per l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Confidiamo che il Governo riconosca la massima attenzione a questo tema mettendo in campo risorse, strumenti e volontà politica per affrontare la vera emergenza del nostro Paese: non servono interventi a spot, o provvedimenti dal titolo evocativo; serve una costanza di attenzione e una capacità di risolvere i problemi dando risposte concrete e veloci che i territori attendono.