Lo scorso mese di aprile è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il Nuovo Codice degli Appalti, una riforma strutturale con regole semplici e meno astruse, fatto oggetto di un interessante dibattito che si è tenuto venerdì 6 maggio a Como, organizzato dall’Ordine degli Architetti e della Camera di Commercio di Como. “Il nuovo codice, che arriva dopo la legge delega di riforma degli appalti approvata a gennaio, ha molte novità la principale delle quali è la grande semplificazione rispetto al testo precedente. Un provvedimento fortemente innovativo, molto più snello del vecchio al quale abbiamo anche cercato di abbinare un maggiore trasparenza, e in cui viene inoltre molto rafforzato il ruolo dell’Autorità Anticorruzione sia in campo sanzionatorio che preventivo”. Un Codice quindi “con regole più chiare e semplici”. Così la sintesi della parlamentare già relatrice in Commissione Ambiente della legge delega al Governo del provvedimento, Raffaella Mariani intervenuta al convegno comasco insieme alla collega democratica Chiara Braga. “Dagli appalti pubblici – spiega la Braga, – passa il 15% del Pil del nostro Paese. Quello in vigore fino ad ora era un quadro complesso con grande difficoltà di gestione e nel quale si nascondeva da una parte un rallentamento degli investimenti e dall’altra il proliferare di procedure derogatorie”. “L’approccio che si è seguito è quello della ‘soft law’ ovvero delle linee guida, di indirizzo generali che sostituiscono la più rigida regolamentazione precedente”.
Qui sotto l’intervista all’on. Mariani e una parte dell’intervento dell’on. Braga.