(Roma, 17 luglio 2019) – “La Corte di giustizia Ue ha recentemente accolto il ricorso della Commissione europea contro l’Italia per non aver ancora comunicato, a quasi quattro anni dal termine previsto dalle norme Ue, ovvero dal 2015, la versione finale del programma nazionale per la gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi. Di più, nel corso dell’audizione tenutasi il 16 luglio presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul Ciclo dei rifiuti il sottosegretario Vannia Gava ha nuovamente dichiarato: ‘Ad oggi il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico sono in attesa di ricevere dall’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (Isin) la suddetta relazione di validazione e di verifica sul recente aggiornamento apportato dalla Società di Gestione degli Impianti Nucleari Spa (Sogin Spa) alla proposta di Cnapi‘”. Lo dichiara la deputata Chiara Braga, capogruppo PD nelle commissioni Ambiente e d’Inchiesta sul Ciclo dei rifiuti alla Camera.
“Per queste ragioni – continua la Braga – con i colleghi del PD delle Commissioni Ambiente e Attività produttive di Montecitorio chiediamo con urgenza ai ministri Di Maio e Costa quali siano gli aspetti su cui attendono un aggiornamento da parte di Sogin in merito alla Carta Nazionale Aree Potenzialmente Idonee. Inoltre vorremmo sapere se il Governo intenda provvedere alla pubblicazione della Cnapi al fine di avviare le procedure, comprensive delle fasi di dibattito pubblico, per la localizzazione e la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”.
“Il Governo, al fine di evitare una procedure di infrazione comunitaria, dica inoltre quando ha intenzione di trasmettere alla Commissione Ue il programma nazionale per la gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi nella sua versione definitiva”.