(Roma, 25 giugno 2019) – “Dal Governo sull’ex Ilva un giochino irresponsabile che rischia di far saltare il lavoro di anni sulle bonifiche. Noi siamo dalla parte della città, dei suoi abitanti, di un territorio compromesso da interessi di bottega e da speculazione politica, oggi stretto dalla morsa dei litigi tra Lega e 5Stelle“.
“Per noi le priorità sono ambiente e lavoro, insieme, senza alibi per nessuno. Oggi il Governo sta rigettando nell’incertezza Taranto rendendo il piano ambientale non più percorribile, dopo un percorso che ha visto negli anni scorsi il commissariamento governativo dell’azienda che ha consentito di salvare la produzione, tutelare i lavoratori e avviare con 1 miliardo di euro circa il piano di riambientalizzazione. “Anche sul percorso di decarbonizzazione in Europa, Lega e M5S dicono cose diverse e non si capisce qual è la posizione italiana“.
“Chiediamo che il Governo convochi Arcelor Mittal per un confronto immediato sulle azioni da mettere in campo per attuare e velocizzare le bonifiche in atto, garantire il pieno impiego e la tutela dei lavoratori come previsto dagli accordi stipulati. In cambio assicuri il rispetto degli accordi che consentono ad Arcelor Mittal di proseguire con il piano ambientale per Taranto. Si tratta di uno dei piani ambientali più evoluti in Europa: chiedere ad un imprenditore di seguire un piano previsto dalle istituzioni e poi perseguirlo per il rispetto di quelle stesse norme è un paradosso che spiega bene la non cultura del lavoro dei 5Stelle e della Lega”. Così in una nota i membri della segreteria nazionale PD, Chiara Braga, responsabile Agenda 2030 e sostenibilità, Giuseppe Provenzano, responsabile lavoro e Pietro Bussolati, responsabile imprese.