(Roma, 20 marzo 2019) – “Il decreto sblocca cantieri approvato oggi dal Consiglio dei Ministri rappresenta un ritorno ad un triste passato: opere realizzate al massimo ribasso, con appalti fino a 1 milione di euro senza gara, con libertà di subappalto e con super commissari per poter gestire tutto in deroga senza nessuna trasparenza”.
“Infine, la ciliegina sulla torta, un nuovo bel condono edilizio sugli immobili costruiti prima del 1977 che M5S e Lega, dopo la diffusione della notizia, hanno, per fortuna, fatto velocemente sparire dall’ultima versione del testo”.
“Il premier Conte e il ministro delle Infrastrutture Toninelli esultano per l’approvazione del provvedimento “salvo intese“, cioè non sanno ancora cosa ci scriveranno e chissà quando lo sapremo. Intanto le opere sono ferme, l’occupazione non cresce e gli annunci di rivoluzione al codice degli appalti bloccano procedure gare!”
“Ancora una volta il cosiddetto ‘Governo del cambiamento‘ si distingue per un vecchio motto molto in voga: largo a furbi e corruzione”. Così Chiara Braga, capogruppo Dem in commissione Ambiente alla Camera.