(Roma, 21 ottobre 2025) – Mentre le imprese italiane affrontano una fase di incertezza e preoccupazione, con 28 mesi consecutivi di calo della produzione industriale, il Governo continua a ignorare l’impatto devastante dei dazi commerciali imposti da Trump. Una misura che, nel medio-lungo periodo, potrebbe costare al nostro Paese circa 16,5 miliardi di euro (Fonte: Centro Studi Confindustria), aggravando la crisi di un sistema produttivo già in sofferenza e una ripresa che non c’è e che la manovra economica non sembra in alcun modo sostenere.

Eppure, appena sei mesi fa, la presidente Meloni aveva annunciato in Parlamento un piano da 25 miliardi di euro a sostegno delle imprese colpite dai dazi statunitensi. Di quel piano oggi non c’è traccia, così come la parola dazi non compare in nessuna delle bozze della legge di bilancio circolate in questi giorni.

Come Partito Democratico lo denunciamo da tempo: di fronte alla folle guerra commerciale avviata da Trump, l’Europa avrebbe dovuto reagire in modo compatto, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, dalla tassazione delle grandi Big Tech a misure economiche di compensazione, per tutelare le proprie imprese e i lavoratori.

Purtroppo, il Governo italiano, insieme ad altri esecutivi, ha scelto di frenare, indebolendo il lavoro negoziale e impedendo all’Europa di parlare con una voce più forte e autorevole. Oggi ne vediamo le conseguenze: una trattativa che non ha prodotto risultati concreti, un’azione di governo che ignora i problemi reali dell’economia e un sistema produttivo lasciato solo di fronte a un’ondata di dazi che rischia di pesare duramente sulla crescita e sull’occupazione.

Qui il mio intervento a Sky Tg24 – Economia 

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LEGGE BILANCIO: “Mondo produttivo lasciato solo; ignorati i dazi Usa, niente piano da 25mld”
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