(Roma, 6 giugno 2025) – Il voto per i referendum di domenica 8 e lunedì 9 giugno è per il futuro. Il futuro dei giovani e del Paese.
I referendum ci danno l’opportunità di modificare leggi concepite in altre stagioni economiche e sociali: troppe volte il profitto si costruisce sullo sfruttamento del lavoro. La precarietà è sempre più diffusa e impedisce a chi vuole costruirsi un futuro di farlo in serenità.
Per noi la sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta, messa a rischio da norme sbagliate, come quelle che prevedono subappalti a cascata dove è impossibile individuare responsabilità e garantire risarcimenti certi.
Il Partito Democratico invita a votare 5 SI’ per il lavoro e l’inclusione. Vogliamo garantire a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori il diritto a un lavoro stabile, sicuro e più protetto in casi di licenziamenti illegittimi. Serve andare a votare per dire basta alla precarietà e fermare una destra repressiva che limita i diritti di lavoratrici e lavoratori.
Il quinto referendum chiede di dimezzare i tempi per chiedere la cittadinanza italiana per chi è nato, vive stabilmente e lavora regolarmente nel nostro Paese: un quesito semplice che può cambiare la vita di oltre due milioni persone, molti giovani, che di fatto oggi sono cittadini di serie B.
Per questo invitiamo ad andare a votare: perché con il voto possiamo davvero contribuire a cambiare le cose. Anche per questo la destra invita all’astensione. Hanno paura del voto e non vogliono consentire alle cittadine e ai cittadini di decidere. Noi vogliono che sia il nostro voto democratico a garantire più tutele per i lavoratori e più inclusione nella nostra società.
DOMENICA e LUNEDI’ andiamo a votare e votiamo CINQUE SI’.
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