(Roma, 22 gennaio 2025) – La Presidenza Trump segna un nuovo attacco durissimo alla lotta al cambiamento climatico e alla transizione ecologica. L’uscita degli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi è stato il primo atto formale di chi considera il pianeta una proprietà, un nemico dell’ambiente ma un amico delle lobby fossili che lo hanno eletto.
Proprio per questo serve un impegno più forte e credibile di chi invece nella transizione vede una sfida per migliorare l’ambiente, il lavoro, e garantire un futuro alle prossime generazioni.
Ne abbiamo parlato oggi al Senato all’incontro “Verso la COP30 – CHI SI FERMA E’ PERDUTO. Fermare il cambiamento climatico per difendere il futuro” promosso insieme alla Fondazione Demo con esperti e studiosi.
La situazione è molto preoccupante ma abbiamo il dovere di impegnarci per uno sviluppo sostenibile e più giusto.
Qui sotto per rivedere il mio intervento al convegno.