(Roma, 29 novembre 2023) – Com’è possibile tenere reclusi bambini e bambine nati da madri detenute? Paolo Siani ci ha posto di fronte a questo tema che per anni è stato colpevolmente rimosso. La proposta di legge da lui stesso avanzata durante il corso dell’attività parlamentare della passata Legislatura, per superare la reclusione in carcere dei minori figli di detenute è stata sottoposta ai tentativi della destra di rimuovere la questione, di scardinarne anche la discussione fino a che il suo iter è stato interrotto con la fine anticipata del Governo Draghi.
Oggi vogliamo riprendere il cammino interrotto confermando l’impegno del Partito Democratico a proseguire il lavoro fatto negli anni scorsi su questo argomento. La presentazione di oggi qui alla Camera del libro “Senza colpe. Bambini in carcere” scritto proprio di Paolo Siani insieme ad altri autori vuole dimostrare proprio questa ripresa.
Noi viviamo in una società che si mostra premurosa e presente, che chiede un welfare di qualità per i minori poi però fatica a trovare un soluzione per una parte di questi bambini e bambine di madri detenute, una minoranza certo, che però merita grande attenzione e che dovrebbe essere aiutata con un impegno ben più consistente e proficuo di quello visto in questi ultimi anni. Paolo Siani, anche per la sua attività di medico, ci ha raccontato di bambini mai usciti dal carcere, di figli e di figlie che hanno pagato, senza avere colpa, la reclusione della propria mamma; bambini il cui sviluppo al chiuso di quattro mura, tra sbarre, spesso in condizioni inadeguate e fatiscenti è stato sottoposto a limitazioni e privazioni rispetto a quello degli altri minori.
Gli autori di questo libro ci chiedono di tornare ad occuparci di questi bambini perché sia finalmente sancito il principio per il quale il loro superiore interesse venga messo prima di qualunque altro aspetto. Un principio fondamentale di civiltà giuridica.
Nella trascorsa Legislatura eravamo ad un passo dall’approvazione della legge, oggi addirittura si peggiora la situazione con il decreto sicurezza del Governo Meloni. La battaglia per i bambini fuori dal carcere e dagli Icam va portata avanti. Esiste già soluzione per superare la reclusione, sono le case famiglia. Progetti che già avviati a Roma e Milano e che hanno dato prova di funzionare.
Noi oggi siamo qui per mantenere alta l’attenzione su questo tema, per cercare testardamente una soluzione legislativa definitiva che tuteli i minori anche fosse solo un bambino o una bambina che si trovi in carcere.
Qui per rivedere la conferenza stampa di presentazione del libro svoltasi alla Camera dei Deputati.