(Roma, 1 agosto 2023) – Dopo il blocco totale dei collegamenti veloci della Navigazione lago di Como a luglio, durato quasi due settimane, a seguito di “sopraggiunti motivi di carattere tecnico” agli aliscafi e di “interventi di manutenzioni programmati e non rinviabili” agli altri mezzi natanti veloci, ecco che ci risiamo. E così oggi, inizio di agosto, in piena stagione estiva, tocca registrare l’ennesimo stop dell’unico aliscafo disponibile sul lago di Como.
Un’altra sospensione dovuta a “motivi di carattere tecnico”; un’altra grave falla nel servizio rapido di navigazione, visto che il secondo aliscafo utilizzabile verrà messo in acqua non prima del 7 di agosto e che il catamarano sostitutivo non è in grado di garantire i tempi di percorrenza dei mezzi rapidi. Un’altra settimana, quindi, di disagi e disservizi con corse saltate, ritardi imprecisati e sbarchi improvvisati per turisti e soprattutto pendolari, esasperati da una situazione che non accenna a risolversi.
E’ imbarazzante che il lago Como non disponga, in piena stagione turistica, non solo di un aliscafo sostitutivo funzionante per far fronte ai collegamenti rapidi di navigazione, ma di strumenti di programmazione che consentano di evitare situazioni del genere. E certamente le responsabilità di questo stato di cose non sono da attribuire agli operativi della Navigazione, impegnati più che possono a rimediare alle mancanze di una gestione inefficace e inefficiente.
Proprio per scongiurare il ripetersi di quanto purtroppo sta ancora avvenendo in questi giorni sul lago di Como, nelle scorse settimane ho presentato un’interrogazione al ministro dei Trasporti Salvini affinché dica ai comaschi cosa intende fare per evitare il ripetersi del blocco della navigazione rapida, un servizio pubblico fondamentale per il lago di Como, per lo sviluppo dei collegamenti veloci del nostro territorio.