(Roma, 5 giugno 2023) – Oggi, 5 giugno, è la Giornata mondiale dell’Ambiente, una ricorrenza fissata dalle Nazioni Unite per ricordare a tutti l’importanza di preservare il nostro pianeta.

La Giornata di quest’anno è un appello a sconfiggere l’inquinamento da plastica. Ogni anno, infatti, ci dicono i dati dell’Onu, produciamo al mondo circa 430 milioni di tonnellate di plastica, la metà delle quali utilizzate soltanto una volta e meno del 10% viene riciclato. Ogni anno l’equivalente di oltre 2000 camion dell’immondizia pieni di plastica viene scaricato in oceani, fiumi, laghi. Con conseguenze allarmanti per l’ecosistema mondiale.

Il 99% della plastica è costituito da sostanze chimiche provenienti da fonti inquinanti e non rinnovabili. L’equazione che ne deriva è tanto semplice quanto preoccupante: più combustibili fossili bruciamo, più accentuiamo la crisi climatica. Le microplastiche si disperdono nell’ambiente, le ritroviamo nella terra, nel cibo che mangiamo, nell’acqua che beviamo, nell’aria che respiriamo, scorrono addirittura nel nostro sangue.

Un inquinamento che tuttavia potrebbe essere ridotto. Lo scorso anno è entrata in vigore anche in Italia la direttiva europea SUP (Single Use Plastics) per ridurre il consumo di plastica monouso. Sempre nel 2022, l’Onu ha avviato un negoziato su un accordo vincolante per cercare di limitare l’inquinamento mondiale da plastica mentre un nuovo rapporto dell’UNEP, il Programma ambientale sempre delle Nazioni Unite, ci dimostra che è possibile ridurre l’inquinamento da plastica dell’80% entro il 2040, a condizione di agire oggi, puntando sull’economia circolare, riutilizzando, riciclando, riparando, riprogettando e diversificando rispetto alla plastica.

E’ necessario però l’impegno e l’aiuto di tutti: singoli Stati, comunità globali, governi, organizzazioni, imprese, consumatori e singoli cittadini. Solo insieme potremo “rompere la nostra dipendenza dalla plastica”.

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5 GIUGNO, GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE: “Rompere la nostra dipendenza dalla plastica è possibile”
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