(Roma, 12 aprile 2023) – Non serve lo stato di emergenza per fronteggiare l’incremento dei flussi dei migranti nel Mediterraneo. La misura approvata ieri dal Consiglio dei Ministri è solo un modo per drammatizzare la gestione di un fenomeno strutturale; un decisione presa per confondere le acque e nascondere l’incapacità di questo Governo di far fronte alla situazione dei migranti, i cui arrivi in Italia sono aumentati del 300% rispetto all’anno scorso, circa 31.200 dall’inizio del 2023.
D’altronde con questa destra al governo non poteva esser altrimenti, essendo sempre stata alleata in Europa di quei Paesi che si sono costantemente opposti a ogni forma di condivisione delle responsabilità nella conduzione dei flussi migratori. Siamo di fronte all’incapacità di questo Governo e di questa maggioranza di affrontare la questione, come sul caso Cutro.
Lo stato di emergenza non sarà la soluzione del problema è solo un modo per aumentare il livello di pressione psicologica, si propone di restringere il tema della protezione umanitaria, non si rafforza il sistema dell’accoglienza e non si da nessuna risposta effettiva a un tema che va invece affrontato con altre risorse, altre misure e strumenti, guardando in faccia la realtà di un fenomeno strutturale, avviando un’operazione europea vera.
Non lo si fa con lo stato d’emergenza, una sparata che non porterà a nessun risultato.