(Roma, 15 dicembre 2025) – Questa è una manovra che non dice nulla sulla crescita del Paese. Anzi, una cosa la dice chiaramente: non avrà alcun effetto sulla crescita, perché è il frutto di una scelta precisa del Governo Meloni, che ha deciso di non fare ciò che sarebbe necessario per sostenere l’economia e il lavoro.
Ci sarebbe quasi da sorridere, se la situazione non fosse seria, di fronte al cosiddetto “emendamento oro” di Fratelli d’Italia sulle riserve auree della Banca d’Italia: un dibattito che va avanti da settimane e che, nei fatti, non cambierà nulla nulla per i cittadini e le cittadine. Scrivere che l’oro appartiene agli italiani non significa certo che le famiglie si ritroveranno più risorse in tasca da spendere o per fare la spesa.
Nel frattempo, mentre da un lato la maggioranza si arrovella sull’oro d’Italia, dall’altro discute dell’aumento del tetto all’uso del contante fino a 10.000 euro, rinunciando di fatto a uno dei pilastri della lotta all’evasione fiscale. Aspettiamo di capire cosa decideranno, ma il segnale è chiaro.
Restano invece fuori dalla manovra le vere priorità: l’intervento sugli extraprofitti delle grandi società energetiche, la riduzione del costo dell’energia per famiglie e imprese, su cui abbiamo presentato emendamenti. Le promesse di reinserie Opzione Donna non vengono mantenute e l’età pensionabile aumenterà per tutti.
Altro che oro di Bankitalia! Sono queste le risposte che gli italiani si aspettano.
Qui sotto il mio intervento alla trasmissione ‘Start‘ su ‘Sky Tg24‘

