
(Roma, 12 settembre 2025) – Ieri è accaduto qualcosa di importante in Europa: per la prima volta il Parlamento europeo, grazie all’importante lavoro congiunto dei Socialiti&Democratici, di Greens/EFA e Renew, ha approvato, dopo due anni, una risoluzione su Gaza, rompendo l’imbarazzante immobilismo dell’Unione europea.
Come ha dichiarato la nostra eurodeputata Cecilia Strada: “Le istituzioni europee avrebbero dovuto fare prima e fare meglio, niente ci assolve dall’inadeguatezza mostrata fin qui in Europa sui massacri e gli atti di genocidio in corso nella Striscia. Non ci assolve dalla nostra complicità fino ad oggi. Ma almeno ora questa risoluzione rappresenta la posizione ufficiale del Parlamento europeo, anche di fronte a milioni di cittadine e cittadini che da due anni chiedono di agire”.
Il testo condanna con forza il blocco degli aiuti umanitari a Gaza da parte del Governo israeliano e chiede l’apertura di tutti i pertinenti valichi di frontiera; invita gli Stati membri a riconoscere lo Stato di Palestina sostenendo l’impegno verso la soluzione dei due Stati; sollecita un cessate il fuoco immediato e permanente, insieme al rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi israeliani ancora prigionieri di Hamas; invita a ripristinare con urgenza il mandato e i finanziamenti dell’UNRWA.
La risoluzione, inoltre, condanna nei termini più duri i “crimini barbari” di Hamas contro Israele attraverso sanzioni concrete contro il gruppo terroristico; riafferma il diritto all’autodifesa di Israele nel rispetto del diritto internazionale, diritto che non può giustificare azioni militari indiscriminate tradotte a Gaza in sofferenze insopportabili per la popolazione civile.
Da ultimo sottolinea la necessità di una completa smilitarizzazione a Gaza e dell’esclusione di Hamas dal governo, chiedendo il ritorno di un’Autorità palestinese riformata come unico organo di governo.
Un primo passo in avanti che speriamo porti all’apertura di una nuova fase politica attiva europea verso la prospettiva della pace.