(Roma, 25 luglio 2025) – I dati sui costi dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) in Albania analizzati da Action Aid Italia e dall’Università di Bari sono impietosi.
Nel 2024 il Cpr di Gjader è stato effettivamente operativo per solo 5 giorni, con una spesa di 114 mila euro al giorno per detenere 20 persone, poi tutte liberate nel giro di poche ore.

Uno schiaffo in faccia per tutte le spese utili che si sarebbero potute sostenere con quelle cifre.
Parliamo di sanità, asili nido, trasporti pubblici oppure centri accoglienza rispettosi della dignità umana. Invece la presunzione e l’arroganza del Governo e in primo luogo della presidente Meloni hanno trasformato un errore politico, la gestione dell’immigrazione fuori dall’Italia, in una enorme spesa a carico della collettività.
L’emblema di un fallimento politico annunciato, di un sistema di gestione delle politiche migratorie inefficace e irrispettoso dei diritti umani, di un buco per i fondi pubblici.
Ecco i patrioti: urlano a gran voce che “fun-zio-ne-ran-no!”, stravolgono le regole, sprecano risorse, e poi cantano vittoria. La realtà dei fatti però sancisce definitivamente il loro totale fallimento. Basta con la propaganda: chiudete quei centri.
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