(Roma, 15 luglio 2025) – Il Governo Meloni  dimostra ancora una volta di essere del tutto indifferente alle condizioni del lago di Como e delle sue comunità. Non si spiega in altro modo il voto contrario sull’ordine del giorno, a mia prima firma, sulla Variante della Tremezzina nel Dl Infrastrutture. Una decisione incomprensibile e offensiva nei confronti di cittadini, amministrazioni locali e operatori economici che da anni chiedono con forza il completamento di un’opera strategica, attesa da decenni.

Durante la discussione in Aula la scorsa settimana, il Governo, tramite il vice ministro leghista alle Infrastrutture Rixi, ha espresso parere contrario all’ordine del giorno, che chiedeva cose sacrosante e non più rinviabili: l’istituzione immediata di un Tavolo tecnico permanente come ‘Regia di cantiere’ con le istituzioni locali e le rappresentanza economiche e sociali, il potenziamento delle misure per la sicurezza e la viabilità sulla Statale Regina, interventi urgenti sul trasporto pubblico locale e via lago, insieme alla definizione di un piano complessivo per la mobilità sostenibile sul Lario in vista delle Olimpiadi 2026. Non c’era nulla di provocatorio o offensivo per il Governo. C’è  soltanto la realtà di quello che sta accadendo sul lago di Como ormai da mesi: la fotografia di un’opera bloccata, di un territorio esasperato messo in ginocchio, di amministratori ed enti locali che tentano inascoltati di lavorare insieme per trovare soluzioni, di responsabilità che non possono più essere scaricate. 

Stiamo parlando di cantieri fermi, ingorghi infiniti e una viabilità locale al collasso. Mentre il Ministro Salvini fa passerelle – concluede Braga – non si può continuare a far finta che le responsabilità siano sempre in capo ad altri anziché impegnarsi per far riprendere a pieno regime il cantiere della variante e concludere i lavori.

Qui il testo dell’odg sulla variante della Tremezzina, bocciato dalla maggioranza alla Camera 

 

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VARIANTE TREMEZZINA: “Governo Meloni indifferente ai destini della Variante. Basta rassicurazioni vuote”
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