(Roma, 15 luglio 2025) – Cinque righe sui social, solo cinque righe scritte dalla Presidente del Consiglio dopo quasi 72 ore dall’annuncio di Trump. Non è accettabile, non è serio. Chinare la testa e fare concessioni all’America di Trump non porta a niente.

Come opposizioni ma anche a nome dei lavoratori, delle imprese, di chi nel Paese ogni giorno produce ricchezza, chi paga le tasse vuole sapere che cosa ha in mente la Presidente del Consiglio italiano, capire se la sua relazione speciale con il presidente Trump, un uomo che non vuole amici, ma solo sudditi intende portarla avanti. Una relazione che finora non ha portato nessun risultato.

Serve negoziare a schiena dritta nell’unica sede possibile che è l’Europa: Meloni esca dal silenzio in cui si è rinchiusa in questi giorni e dica quali contromisure intende sostenere a livello europeo ma anche quali azioni intende mettere in campo il Governo per rilanciare la domanda interna, rafforzare la nostra economia reale e una politica industriale strategica.

In Spagna il premier Sanchez ha attivato una consultazione permanente con i soggetti economici e sociali e con le opposizioni. Noi non pretendiamo tanto però vogliamo che almeno la Presidente del Consiglio smetta di scappare, venga almeno qui in Parlamento a riferire, a confrontarsi con tutte le forze politiche, con il Paese: per questo chiediamo anche la convocazione di una conferenza dei capigruppo per formulare ufficialmente in quella sede la nostra richiesta alla presenza del Governo.

Qui per rivedere il mio intervento in Aula 

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DAZI-TRUMP: “Solo 5 righe sui social a 72 ore dall’annuncio di Trump. Non è serio, non è accettabile”