(Roma, 19 giugno 2025) – Questo Governo, che ha già superato il record dei 100 decreti, non solo taglia i fondi alla sanità pubblica, alla scuola e all’università, ma continua a ignorare problemi centrali come il lavoro povero, il caro bollette, il salario minimo e l’aumento costante delle persone che in Italia vivono in condizioni di povertà assoluta.

Non si occupa nemmeno di supportare le milioni di famiglie che, con la fine dell’anno scolastico, non hanno la possibilità di mandare i propri figli ai centri estivi. Questi ultimi, rispetto a due anni fa, hanno registrato un aumento dei prezzi del 23%, con un costo medio di circa 1.400 euro per 8 settimane. Allo stesso tempo, i tagli ai Comuni impediscono di offrire servizi adeguati a famiglie e bambini.

La risposta del Governo Meloni alla domanda ‘che fine fanno i bambini quando chiudono le scuole?‘ è sempre la stessa: ognuno si arrangi. Una ricetta che vale non solo per l’infanzia ma anche per la sanità, la scuola, il lavoro, il potere d’acquisto dei salari, la casa.

Come Partito Democratico, oggi, nel corso dell’iniziativa ‘Tre mesi senza scuola e centri estivi sempre più cari: un salasso per le famiglie’, abbiamo voluto riaccendere i riflettori su un bisogno concreto che riguarda milioni di famiglie italiane. Il fondo per i centri estivi dei Comuni, istituito dal Pd nei governi precedenti, è stato ridotto nel tempo da 150 a soli 60 milioni di euro.

Per questo oggi abbiamo rilanciato la proposta di legge, già presentata un anno fa, a prima firma De Biase, insieme a un emendamento ‘ad hoc’ all’ultima legge di Bilancio, ignorati dalle forze di maggioranza. In particolare, l’emendamento proponeva di aggiungere 100 milioni di euro al Fondo ‘contributo per le famiglie’, oltre a ripristinare l’importo originario del fondo stesso.

 

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MINORI: “Centri estevi sempre più cari. Un salasso per le famiglie”
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