(Roma, 17 giugno 2025) – Un Paese in cui la povertà aumenta, in cui il lavoro non basta più, le persone faticano a curarsi ed è sempre più forte l’emergenza abitativa. Può essere riassunto così l’ultimo Rapporto statistico della Caritas presentato ieri a Roma. Dati allarmanti che descrivono una realtà dell’Italia molto diversa da quella che ci racconta il Governo Meloni.

La povertà cronica nel 2024 sale dal 25,5% al 26,7% e se gli anziani sono tra le persone in maggior sofferenza ora anche le persone in piena età lavorativa si trovano in difficoltà. Tra i 35-54enni, la percentuale di chi ha un lavoro povero ma non ce la fa e chiede aiuto è salita al 30%. Crescono le richieste anche nel Nord, dove il disagio si allarga silenziosamente. E tra gli assistiti italiani, uno su quattro è over 65. Una crisi sociale profonda, che coinvolge anche chi ha un lavoro ce l’ha.
Non va meglio in ambito sanitario. In Italia circa 6 milioni di italiani, che rappresenta il 9,9% della popolazione, hanno rinunciato a cure e prestazioni sanitarie essenziali per costi o attese eccessive.
Stesso trend in aumento per l’emergenza abitativa. Il 22,7% delle persone assistite dalla rete Caritas nel 2024 vive situazioni gravi di esclusione: persone senza tetto, senza casa, in condizioni insicure o precarie, sotto sfratto, accolte in dormitori o in alloggi temporanei.
Un’Italia reale che il Governo Meloni finge di non vedere preferendo raccontare una realtà edulcorata mentre taglia i fondi per la sanità pubblica e il welfare, smantella gli strumenti di sostegno e ignora chi resta indietro. Ma basta entrare in una sede Caritas per vedere l’altra faccia dell’Italia: quella fragile, che chiede ascolto e dignità.
Non serve negare la povertà, serve affrontarla.
Qui per scaricare il Rapporto 2025 della Caritas