(Roma, 9 giugno 2025) – C’è certamente delusione per il mancato raggiungimento del quorum, ma anche la convinzione che oltre 14 milioni di elettrici ed elettori, scegliendo di andare a votare nonostante l’invito delle forze di governo all’astensione, abbiano lanciato un messaggio chiaro. Un messaggio che arriva da un numero di persone superiore a quello che ha portato questa destra al governo: chiedono interventi concreti su questioni fondamentali come la sicurezza e la precarietà sul lavoro.

Questi voti vanno rispettati. Abbiamo comunque riportato al centro del dibattito tra la gente temi cruciali come la qualità e la dignità del lavoro, che devono essere centrali nell’agenda di una coalizione progressista.

Chi oggi ha la responsabilità di governo non possa gioire di fronte a un’affluenza così bassa. C’è un evidente problema di partecipazione democratica, che tutti dovremmo affrontare con serietà, senza cercare scorciatoie o giustificazioni, come purtroppo sento fare da alcuni esponenti della destra.

Sapevamo che la strada sarebbe stata in salita. Ciononostante, quasi 15 milioni di persone hanno deciso di esprimersi: rappresentano una base solida da cui ripartire, una voce che va ascoltata. Minimizzare questo risultato, come qualcuno sta tentando di fare, è un errore.

Qui sotto il mio commento allo speciale referendum del ‘Tg2‘ 

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REFERENDUM 8-9 GIUGNO: “Delusione per il quorum ma oltre 14milioni di persone sono andati al voto”
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