(Roma, 6 giugno 2025) – Sabato 7 giugno saremo in piazza, a Roma. Per Gaza, per il popolo palestinese, contro il massacro operato dal Governo di Netanyahu. Tutte e tutti saremo in piazza per dire no, non in nostro nome.
Non è solo un gesto simbolico, non è solo una manifestazione unitaria di PD, M5S e Avs: è una scelta di campo, una presa di responsabilità, un atto politico e umano. Di fronte a tanto orrore non si può più tacere.
Gaza è “l’inferno in terra”. Quello che il Governo israeliano sta attuando non è diritto alla difesa, è un crimine. Quella che doveva essere una “risposta militare” all’ignobile atto terroristico compiuto da Hamas il 7 ottobre del 2023 si è trasformata in una “pulizia etnica”. Lo afferma l’ONU, lo confermano le organizzazioni per i diritti umani, lo gridano le immagini che arrivano dalla Palestina, lo urla il silenzio delle migliaia di morti, lo testimoniano le bombe e le armi che, non risparmiano più nessuno, la fame usata come strumento bellico.
Questo massacro è però anche un fallimento collettivo dei governi occidentali. Perchè mentre tutto il mondo guarda, troppi Governi rimangono inerti, alcuni addirittura scelgono di voltarsi dall’altra parte. Troppi Paesi, compreso il nostro, si rifugiano nell’ambiguità o in dichiarazioni di circostanza. L’Italia è rimasta in silenzio. In silenzio quando la conta dei bambini uccisi è arrivata a 15.000. In silenzio su Netanyahu. In silenzio quando la Corte Internazionale di Giustizia ha parlato di “rischio plausibile di genocidio”. In silenzio quando le bombe israeliane massacrano. In silenzio, sempre. Troppo.
Per questo il 7 giugno saremo in piazza con una piattaforma chiara, inscritta nella mozione parlamentare che unitariamente abbiamo presentato in Parlamento. Facciamolo per rompere, questo silenzio. Per dire no, non in nostro nome.
Qui per leggere l’intervista di Elly Schlein su ‘il Manifesto‘
