(Roma, 22 maggio 2025) – A Gaza “c’è l’inferno in terra” con più di 50mila morti, 15mila bambini. Bombe sugli ospedali, bombe su civili, bombe su tutto. Da marzo è persino stato impedito che arrivasse ogni genere di aiuto umanitario. La fame viene usata come arma di guerra. L’Onu ha definito l’escalation a Gaza pulizia etnica.
Bisogna fermare i crimini dell’estrema destra di Netanyahu, il mondo non può stare a guardare.
Verso Hamas la condanna è netta, totale e dura. Questo però non può giustificare in alcun modo il massacro di Gaza, nel più totale disprezzo del diritto internazionale umanitario.
Il Governo italiano deve uscire dal silenzio complice nel quale si è rifugiato ed esprimere una ferma e chiara condanna dei crimini commessi dal Governo israeliano. Chiediamo sanzioni e un embargo totale delle armi da e per Israele.
Come fa il Governo Meloni a rimanere fermo di fronte a questo massacro? Dov’è la voce dell’Italia e quella dell’Europa? Non si può continuare a tacere. L’immobilismo ci rende complici e ci disonora. La Presidente Meloni così non rappresenta l’Italia che in questo modo non è rappresentata da lei.
Perchè l’Italia non sta in silenzio, perchè l’Italia ripudia la guerra.

COSA DICE LA NOSTRA MOZIONE SU GAZA
Il Partito Democratico, insieme a M5S e AVS, ha presentato una mozione, poi bociata dalla destra, con una proposta di impegno chiaro e deciso al Governo per la pace e la giustizia in Medio Oriente. Qui di seguito i punti contenuti nella nostra mozione.
1. Riconoscere lo Stato di Palestina come stato democratico e sovrano, promuovendone il riconoscimento da parte di tutta l’Unione Europea.
2. Esigere, in tutte le sedi internazionali e multilaterali, il cessate il fuoco immediato in Palestina, la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas, la fornitura di aiuti umanitari, il rispetto della tregua in Libano e il pieno rispetto del diritto internazionale.
3. Sostenere il “Piano arabo” per la ricostruzione e la futura amministrazione di Gaza, condannando qualsiasi piano di espulsione dei palestinesi da Gaza e Cisgiordania.
4. Sospendere immediatamente forniture, autorizzazioni e compravendita di armi con Israele.
5. Sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni contro il governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale.
6. Esigere la fine dell’occupazione militare illegale dei territori palestinesi in Cisgiordania e la cessazione della creazione e del sostegno agli insediamenti israeliani illegali.
7. Promuovere la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele per le ripetute violazioni del diritto internazionale.
8. Dare piena attuazione ai mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale nei confronti di Netanyahu e Gallant.
9. Sostenere la legittimità della Corte Penale Internazionale in tutti i consessi europei e internazionali.
Qui per scaricare la mozione comune sulla Palestina