(Roma, 31 gennaio 2025) – Secondo il Report Istat sulla povertà 2023, quasi 5,7 milioni di individui – ovvero il 9,7% sul totale – vivono in uno stato di povertà. , ha sottolineato Boccia. “La cosa più grave è che iniziano a esserci lavoratori poveri: oltre 1,5 milioni di lavoratori, nonostante lavori, non arriva alla fine del mese. Di fronte a questa realtà il
Una recente ricerca svolta da Oxfam certifica che in Italia il 10% della popolazione detiene i 3/5 delle ricchezze del Paese e che questa concentrazione di ricchezza è aumentata dal 2010 a oggi di oltre il 7%. La stessa ricerca evidenzia che poco più di 2,2 milioni di famiglie italiane, per un totale di 5,7 milioni di individui, ovvero il 9,7% sul totale, vivono in condizioni di povertà assoluta con un aumento dei minori in stato di ‘povertà assoluta’: nel 2023 sono stati 1,29 milioni, ovvero il 13,8% sul totale, il valore più elevato dal 2014.
Ancora si registra tra il 2019 e oggi un diminuzione del potere d’acquisto dei salari del 10%. Sono dati che trovano conferma anche dal Report Istat sulla povertà 2023. La cosa più grave è che ci sono lavoratori poveri: oltre 1,5 milioni di lavoratori, che nonostante abbia un’attività, non arriva alla fine del mese.
Il quadro che emerge è di un Paese in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e le altre persone, ceto medio compreso, scivolano verso il basso e perdono potere d’acquisto. Continuano quindi a crescere le disuguaglianze mentre il Governo è inerme e peggiora questa situazione con politiche inadeguate. Il tema della giustizia sociale deve tornare invece ad essere al centro del dibattito politico del Paese e del centrosinistra.
Qui per scaricare il Rapporto Istat sulla povertà in Italia 2023; qui la ricerca sulle disuguaglianze di Oxfam.