(Roma, 2 dicembre 2024) – Cresce in Italia la povertà sanitaria. Gli italiani sono sempre più in difficoltà anche quando si tratta di comprare i medicinali. Nel 2024, 463mila persone (7 residenti su mille) hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 2.011 realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure che, altrimenti, non avrebbero potuto permettersi.
Si tratta dell’8,43% in più rispetto allo scorso anno.
È questo uno dei dati che emergono dal libro sulla povertà sanitaria ‘Tra le crepe dell’universalismo – Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia‘ curato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, organo scientifco del Banco, realizzato grazie al contributo incondizionato di Aboca, Ibsa Italy e DOC Generici, presentato qualche giorno fa alla Camera.
Secondo il rapporto, il peso della spesa per i farmaci sostenuta dalle famiglie italiane è sempre più alto: lo scorso anno è aumentata di 731 milioni di euro, passando da 9,91 miliardi nel 2022 a 10,65 miliardi del 2023.
Complessivamente, in 7 anni (2017-2023), la spesa farmaceutica a carico delle famiglie è cresciuta di 2,576 miliardi di euro (+31,9%). A soffrire di più sono uomini (pari al 54% del campione, contro il 46% delle donne) e persone in età adulta (18-64 anni, pari al 58%). Circa un quarto di chi vive in povertà sanitaria (102 mila) è però minore.
Aumenta anche il numero di persone che limita il numero di visite e accertamenti oppure rinuncia a una parte delle cure per contenere la spesa sanitaria. È una strada che nel 2023 è stata seguita complessivamente da 3 milioni 369 mila famiglie. Il fenomeno riguarda le famiglie povere (1 su 4 ha rinunciato almeno una volta alle cure o alle visite mediche) ma anche quelle non povere (il 12,8% ha rinunciato almeno una volta).
“I dati e le analisi del nostro Osservatorio sulla Povertà Sanitaria raccontano di un Paese in cui le persone fragili faticano a prendersi cura della propria salute”, sottolinea Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets.
Mentre nell’ultimo anno il numero di persone che non riescono più ad acquistare medicinali per sé e per la propria famiglia aumenta, il Governo Meloni riduce la spesa per il servizio sanitario nazionale al minimo rispetto agli ultimi 15 anni.
Dobbiamo invertire la rotta.